La dichiarazione del premier croato Andrej Plenkovic sull’Operazione Storm e Srebrenica ha scatenato la reazione del Ministro serbo e membro del partito di governo maggioritario SNS, Nebojsa Stefanovic, il quale l’ha definita “quantomeno scandalosa”.
Intervenendo in occasione dell’anniversario del lancio dell’offensiva del 1995, venerdì, Plenkovic ha dichiarato che quella che venne denominata Operazione Storm fu organizzata “per prevenire una nuova Srebrenica a Bihac”, e che distrusse “il sogno della Grande Serbia”.
La Croazia ha celebrato il “Giorno della vittoria”, mentre la Serbia lo commemora quale Giorno della Ricordo, in onore dei circa 2.000 serbi uccisi durante l’offensiva e degli oltre 200.000 espulsi dalla Croazia.
“Chiedo a Andrej Plenkovic: le sue parole significano che i bambini e gli anziani che sono stati uccisi durante l’Operazione Storm sono morti a causa di supposizioni di qualcuno e come precauzione?”, ha chiesto Stefanovic in una dichiarazione scritta inviata ai media dal suo partito, secondo quanto ha reso noto l’agenzia di stampa Beta.
“È difficile credere che qualcuno, soprattutto un primo ministro di uno Stato membro dell’Unione europea, possa affermare una cosa del genere nel 21° secolo”, scrive il Ministro.
Stefanovic ha anche invitato le autorità croate a “prendere una posizione chiara” nei confronti dei crimini commessi durante l’offensiva, “invece che celebrare qualcosa che rappresenta un disastro per i serbi”.
Commentando la dichiarazione di Plenkovic nel corso della giornata, il Ministro degli Esteri serbo e il primo vicepresidente Ivica Dacic aveva dichiarato:
“Di quale politica della Grande Serbia sta parlando di Plenkovic, quando la Croazia ha cacciato più di 250.000 persone e ha ucciso parecchie migliaia di cittadini? I serbi erano un popolo numeroso in Croazia e vi abitavano da secoli, mentre ora rappresentano meno del 5% dellala popolazione”.
“È particolarmente ipocrita affermare che hanno impedito una nuova Srebrenica – il che significa che hanno ucciso in anticipo i propri cittadini, i serbi dalla Croazia”, ha sottolineato Dacic in una dichiarazione inviata a Tanjug, nella quale ha poi continuato:
“È particolarmente senza scrupoli che tali messaggi provengano dal regime croato, che non ha preso le distanze dalle autorità fasciste genocide Ustasha (dello Stato indipendente della Croazia, NDH) dall’era della Seconda Guerra Mondiale”.
“Ecco perché l’Ustasha (Marko Perkovic) Thompson sta partecipando alla celebrazione statale (croata) dell’Operazione Storm, la più grande pulizia etnica in Europa dopo la seconda guerra mondiale”, ha dichiarato Dacic e ha concluso:
“Non è questo il modo in cui si costruiscono relazioni di buon vicinato, non è così che si sotterra l’ascia di guerra, ecco come si riporta in vita l’isteria antiserba in Croazia”.
Parlando ai giornalisti venerdì, la PM serba Ana Brnabic ha dichiarato: “Non possiamo capire come qualcuno possa celebrare la pulizia etnica avvenuta nel proprio paese”.
“Come governo serbo, onoreremo oggi tutte le vittime, sia coloro che hanno perso la vita che coloro i quali hanno perso le loro proprietà. Come ogni anno, ricorderemo con dignità l’anniversario dell’Operazione Storm, ma ci è poco chiaro come qualcuno possa festeggiarlo”, ha dichiarato Brnabic.
(b92, 04.08.2017)
http://www.b92.net/eng/news/politics.php?yyyy=2017&mm=08&dd=04&nav_id=102000
This post is also available in: English