Le elezioni sono innanzitutto una corsa ai voti, ma se guardiamo alle proiezioni finanziarie della prossima campagna elettorale e ai bilanci dei partiti parlamentari, diventa evidente che le elezioni sono anche una corsa ai soldi.
Alle elezioni del 2023, ogni lista elettorale riceverà circa 205.000 euro dal bilancio statale per i costi della campagna elettorale e successivamente altri 23.000 per ogni deputato nella futura convocazione del Parlamento serbo.
Nemanja Nenadić, di Transparency Serbia, sottolinea che la sua organizzazione ha fatto delle proiezioni basandosi sul numero di schede elettorali delle elezioni parlamentari dello scorso anno.
“Se quest’anno (come l’anno scorso) parteciperanno alle elezioni 19 liste elettorali e se tutte presenteranno fidejussioni elettorali, riceveranno 24 milioni di dinari, ovvero circa 205.000 euro ciascuna, prima delle elezioni. A giudicare dai rapporti presentati dai partiti politici l’anno scorso, questo importo non sarà sufficiente per gestire la campagna elettorale, perché nel 2022, quando le elezioni parlamentari e presidenziali sono state osservate insieme, i partiti di opposizione hanno dichiarato spese tra i 72 e i 164 milioni di dinari, l’SPS per 236 milioni e l’SNS per più di un miliardo di dinari”, dice Nenadić.
Nenadić ritiene inoltre che questo sistema di distribuzione del denaro dal bilancio dello Stato metta in una posizione privilegiata i partiti con parlamentari nel Parlamento nazionale, “soprattutto quelli con un numero maggiore di deputati”.
“I partiti con parlamentari ricevono già fondi di bilancio significativi e possono utilizzarli per la campagna elettorale. I partiti che non ottengono l’1% dei voti (o lo 0,2% per le liste nazionali di minoranza) devono restituire questo anticipo di bilancio o sarà prelevato dalla loro fidejussione elettorale. L’anno scorso, ad esempio, l’Alternativa albanese per il cambiamento si è trovata in questa situazione”, aggiunge Nenadić.
Ricordiamo che le 12 liste elettorali che hanno conquistato seggi all’Assemblea Nazionale l’anno scorso avevano a disposizione un totale di 115.316.250 dinari su base mensile o quasi un milione di euro.
(Blic, 14.11.2023)
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