Ogni anno la Serbia perde 35,000 abitanti

Ogni anno la Serbia perde tanti abitanti quanti ne vivono in cittadine come Cuprija, Knjaževac o Negotin, ovvero circa 35,000 persone.

bebeTra il 2000 e il 2012 la Serbia ha perso oltre 400,000 abitanti e 158 scuole sono state chiuse per mancnza di studenti. Gordana Bjelovuk, ricercatrice dell’Istituto nazionale di statistica, specifica che oramai da molti anni l’indice di figli per donna in Serbia è 1,4 mentre per garantire il mantenimento della popolazione esso dovrebbe essere pari a 2,1 “E’ tragico sapere che è difficile uscire da questa tendenza negativa”.

Per molte donne è difficile oggi decidere di fare anche il primo figlio, anche se la strategia nazionale di sostegno della natalità garantisce 36,000 dinari per il primo figlio, 150,000 dinari per il secondo, 260,000 dinari con la nascita del terzo e 340,000 dinari all’arrivo del quarto.

Brankica Jankovic, segretario di Stato al ministero del lavoro e delle politiche sociali, ricorda anche che in molte città (compresa Belgrado) vi è il 100% di rimborso del salario in caso di congedo per gravidanza e nei mesi successivi al parto, oltre a contributi una tantum per la nascita dei figli.

La sociologa Smiljka Tomanović ritiene che lo Stato dovrebbe garantire un sistema di certezze alle coppie che intendono avere dei figli “in particolare le donne ce vogliono avere figli non dovrebbero essere discriminate sul lavoro e non dovrebbero essere minacciate di licenziamento”.

In generale si stima che oltre 300,000 coppie in Serbia siano afflitte da problemi di infertilità. Zrenjanin è stata la prima città del paese a prevedere a carico del bilancio cittadino i costi per i programmi di fecondazione assistita per le persone finoa  45 anni.

La moglie del presidente della Repubblica, cui è intitolata l’omonima fondazione “Dragica Nikolic” che ha lanciato una campagna nazionale contro la crisi delle nascite, ha dichiarato che l’obiettivo è quello di migliorare i reparti maternità degli ospedali. A tal proposito è stato già migliorato il reparto maternità dell’ospedale di Kragujevac. “Non ci fermeremo qui e rinnoveremo i centri maternità di Novi Pazar e Cacak: ogni settore della società deve fare qualcosa per affrontare queste terribili statistiche.

Le ragioni per il crollo demografico si sono di anno in anno aggravate e forse questo è l’ultimo frangente utile per cambiare qualcosa, anche attraverso la campagna “Saremo di più” che partirà sulla televisione di Stato e sul quotidiano Politika.

(RTS, 04.04.2014)

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