Nuovi criteri per le sovvenzioni agli investitori stranieri

Il governo serbo ha modificato il decreto sulla determinazione dei criteri di concessione degli incentivi per attrarre gli investimenti diretti, innalzando la soglia dell’investimento minimo richiesto.

In particolare, per poter contare sull’aiuto dello Stato, gli investitori devono investire un minimo di 300.000 euro, invece dei precedenti 100.000 euro. Inoltre, il decreto modificato ha abolito la divisione delle autonomie locali in base al livello di sviluppo. Ora il territorio della Serbia è diviso in cinque regioni: la Regione di Belgrado, la Regione della Vojvodina, la Regione della Šumadija e della Serbia occidentale, la Regione della Serbia meridionale e orientale e la Regione del Kosovo e Metohija.

Gli investitori della regione di Belgrado possono contare sugli incentivi statali se prevedono di investire un minimo di 500.000 euro e di assumere almeno 50 lavoratori, mentre per la Vojvodina questa soglia è più bassa e richiede un investimento di 400.000 euro e la creazione di 40 posti di lavoro.

In Šumadija e Serbia Occidentale, Serbia Meridionale e Orientale, così come in Kosovo e Metohija, lo Stato sosterrà quei progetti di investimento in cui un singolo investimento ammonta ad almeno 300.000 euro e comporta l’impiego di almeno 30 lavoratori a tempo indeterminato.

Il nuovo regolamento stabilisce inoltre che per gli investimenti superiori a 5 milioni di euro, il termine per il completamento di un progetto di investimento è fino a 10 anni dalla data di presentazione della domanda di assegnazione dei fondi.

In futuro, gli investitori avranno diritto alla copertura da parte dello Stato del 20% dei costi giustificati dello stipendio lordo per dipendente, fino a un massimo di 2.000 euro, se intendono investire nella regione di Belgrado. Per i nuovi dipendenti in Vojvodina, sarà coperto il 25% delle spese giustificate dello stipendio lordo, con un massimo di 3.000 euro per dipendente.

Nelle regioni di Šumadija e Serbia occidentale, Serbia meridionale e orientale e Kosovo e Metohija, i futuri investitori avranno diritto al 30% delle spese giustificate del salario lordo, con un limite di 5.000 euro per dipendente.

Secondo il regolamento finora in vigore, gli investitori potevano ricevere un massimo di 7.000 euro per ogni nuovo posto di lavoro creato in quella che era classificata come un’area economicamente devastata.

Il regolamento modificato si concentra in particolare sulle tecnologie con un impatto minimo sull’ambiente e definisce chiaramente cosa si intende per progetto di investimento con un impatto minimo sull’ambiente. “Le tecnologie con un impatto minimo sull’ambiente sono le tecnologie delle fonti energetiche rinnovabili, l’accumulo di energia elettrica e termica, le pompe di calore, le tecnologie di rete, le tecnologie dei combustibili rinnovabili di origine non biologica, le tecnologie dei combustibili alternativi sostenibili, le celle elettrolitiche e a combustibile, le tecnologie avanzate per la produzione di energia attraverso processi nucleari con scarti minimi dal ciclo del combustibile, le tecnologie per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio e le tecnologie per l’efficienza energetica associate al sistema energetico”, si legge nel regolamento.

(Biznis i Finansije, 24.05.2023)

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