Proteste per Savamala: manifestanti contro Sinisa Mali

Ieri, i sostenitori dell’iniziativa “Ne da(vi)mo Beograd” (NdT: “Non affonDIAMO Belgrado”) hanno organizzato una protesta volta a chiedere le dimissioni del sindaco Sinisa Mali e del presidente dell’Assemblea comunale Nikola Nikodijevic. Il sindaco afferma di aver subito un’aggressione durante la manifestazione, ma gli organizzatori delle protesta negano che questo sia avvenuto. Il Ministro degli affari interni Nebojsa Stefanovic ha riportato la notizia del ferimento di un poliziotto ed ha annunciato denunce.

I sostenitori dell’iniziativa hanno provato a consegnare un documento di richiesta di dimissioni al sindaco Sinisa Mali e agli altri rappresentanti dell’Assemblea comunale, responsabili, secondo loro, della distruzione degli immobili e di maltrattamenti a persone nel corso della notte del 24 aprile scorso. Il sindaco Sinisa Mali è stato accolto da fischi, mentre il testo con la richiesta delle sue dimissioni è stato incollato all’ingresso dell’Assemblea comunale.

“Certamente non intendo dare le dimissioni per una cinquantina di persone che mi attaccano all’ingresso dell’Assemblea comunale”, ha dichiarato il sindaco di Belgrado.

Mali ha affermato di aver invitato una delegazione degli organizzatori ad avere un dialogo, invito che sembra sia stato declinato. Inoltre, il sindaco si è detto pronto ad assumersi qualsiasi tipo di responsabilità, ma solo dopo la fine delle indagini da parte degli organi competenti e della polizia. “Questa non è la vera immagine di Belgrado e dei giovani che ci vivono. La maggior parte dei belgradesi sostiene il piano della città, nonché la politica degli investimenti e di nuovi posti di lavoro, in particolare “Belgrado sull’acqua”.  Questo progetto cambierà la nostra capitale ed l’intero paese, e dimostra che stiamo lottando per ogni nuovo posto di lavoro”, ha dichiarato Mali. 

Dall’altra parte, il rappresentante dell’iniziativa “Ne da(vi)mo Beograd” Dobrica Veselinovic ha negato che i sostenitori di questa iniziativa abbiano attaccato il sindaco di Belgrado. Veselinovic ha detto che sarà facile stabilire cosa è successo quando si analizzeranno i video, dai quali appare che ad essere attaccati sono stati invece i sostenitori della protesta. Veselinovic ha inoltre negato di aver mai ricevuto un invito da parte di Mali. “Le nostre richieste sono chiare: dimissioni e responsabilità penale”, ha dichiarato.

Marko Aksentijevic dell’Iniziativa “Ne da(vi)mo Beograd” ha dichiarato inoltre che è inaccettabile che persone responsabili di reati passeggino liberalmente in città, e che non sarebbe utile inserire questo tema nell’ordine del giorno della seduta dell’Assemblea comunale, in quanto i rappresentanti dell’autorità locale sarebbero gli organizzatori e i mandanti dei reati verificatisi.

(Danas, 18.07.2016.)

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