Nuova scissione nel blocco democratico di opposizione

I parlamentari e i membri del partito socialdemocratico (SDS) di Boris Tadic, insoddisfatti della situazione dentro il partito, cercano l’occasione di rimanere in gioco o ritornando nel partito democratico (DS) o ricollegandosi al suo attuale vice presidente Borislav Stefanovic, di cui, si dice, sta per uscire dal partito.

Molti dichiarano a Danas di credere che l’SDS chiuderà a breve da solo. L’uscita dal partito di Janko Veselinovic dara la stura agli altri che hanno solo il problema di definire come interrompere l’impegno politico. Molti vorrebbero rientrare nei ranghi del partito democratico, ma quest’ultimo non intende riaccoglierli, quindi cercano di collegarsi a varie opzioni politiche portate avanti da precedenti membri del DS per poi rientrare nel partito.

Se altri seguiranno le orme di Veselinovic e se questo gruppo parlamentare sopravviverà alla scissione, oppure avverrà come in Vojvodina dove si è spaccato in breve termine, ancora non è chiaro. Veselinovic, già vicepresidente del gruppo parlamentare, intende formare un gruppo di opposizione indipendente, afferma a Danas di essere rimasto insoddisfatto della gestione del gruppo parlamentare come lo è anche Marko Djurisic, capo del gruppo parlamentare SDS, ma non sa se anch’egli lascerà il partito. Djurisic, raggiunto per commentare al riguardo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

“Quello su cui abbiamo ampiamente ragionato io e Marko è la relazione tra il vertice e il gruppo parlamentare, perché in otto mesi non abbiamo avuto alcun contatto con il presidente Boris Tadic. Questo tema è stato posto dallo stesso Djurisic all’ultima riunione della presidenza del partito. In quell’occasione Tadic si è scusato ma nulla è cambiato”, ha dchiarato Veselinovic, aggiungendo che non sa come reagiranno alla sua fuoriuscita le deputate SDS Branka Karavidić e Biljana Hasanović Korać, le quali, sappiamo informalmente, sono altrettanto insoddisfatte. Altri deputati SDS, quali Slobodan Homen, Snezana Malovic, Goran Bogdanovic, non si presentano da mesi in Parlamento, mentre Aleksandar Senic è impegnato nella Commissione per l’integrazione europea.

Le mosse di Veselinovic saranno importanti anche per altri membri dell’SDS. Veselinovic potrebbe costituire un suo gruppo autonomo ma anche accordarsi con i già membri dell’SDS e DS Miloše Gagić e Vladimir Pavlov, con l’obiettivo di rafforzare il DS.

Gagic e Pavlov, che sonos tati cacciati dall’SDS perché si opponevano all’operazione volta a far dimettere il governo provinciale della Vojvodina guidato da Bojan Pajtic, in concreto operano in funzione del DS, affermano le nostre fonti. Gagic dovrebbe costituire un movimento che si presenterebbe, secondo certe speculazioni, alle prossime elezioni provinciali di concerto con il partito “Insieme per la Serbia” di Dusan Petrovic e con il sostegno dei membri SDS Slobodan Homen e Snezana Malevic.

Il terzo scenario è che Veselinovic si orienti verso Borislav Stefanovic e il suo “fronte di sinistra” e “alternativa di sinistra” cui aderirebbero una decina di parlamentari tra cui Aida Ćorović, Dušan Milisavljević, Ivan Jovanović, Marko Đurišić dell’SDS, come anche Zoran Živković e Vladimir Pavićević, deputati di Nuovo Partito. I nostri interlocutori inseriscono in tale scenario anche Dušan Petrović. Questa opzione è stata smentita da alcuni diretti interessati.

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