Nuova ondata migratoria in Serbia dopo l’arrivo dei talebani a Kabul?

L’arrivo dei talebani al potere in Afghanistan potrebbe significare la migrazione di un gran numero di rifugiati nei Balcani, anche se secondo gli esperti non ci si aspetta che la crisi migratoria del 2015 si ripeta. Tuttavia, la Serbia può trovarsi in una situazione difficile perché è l’ultima tappa del percorso dei migranti verso l’UE.

Non importa quanto sia lontano l’Afghanistan dalla Serbia, l’introduzione della sharia in questo Paese nel sud-ovest asiatico si farà sentire anche nei Balcani. Da giorni un gran numero di persone fugge precipitosamente dall’Afghanistan a causa del nuovo governo estremista che ha abrogato tutte le leggi laiche e annunciato vendetta per tutti coloro che hanno collaborato con gli americani.

Tante persone vogliono lasciare il Paese e hanno bloccato la pista dell’aeroporto di Kabul impedendo agli aerei di decollare. Molti di loro stanno fuggendo in Occidente. La rotta terrestre passa attraverso la Turchia e i Balcani, motivo per cui ci si dovrebbe aspettare una nuova ondata di migranti in questa parte d’Europa, soprattutto se teniamo presente che gli Stati Uniti hanno inviato una richiesta all’Albania e a Pristina di accettare temporaneamente i rifugiati afgani in cerca di visto per entrare negli Stati Uniti.

Il direttore del Centro per la protezione e l’assistenza ai richiedenti asilo, Radoš Đurović, dice che ci si può aspettare un’ondata di rifugiati dall’Afghanistan nel prossimo periodo. “Da diversi mesi si registra un aumento dei richiedenti asilo in Turchia. Sicuramente aumenterà il movimento dei profughi dall’Afghanistan, soprattutto se si apriranno dei corridoi per l’uscita dal Paese. Innanzitutto i profughi fuggiranno in Iran, che è loro vicino per via della lingua, ma anche in Turchia, che non è così lontana come ci sembra. Non dobbiamo dimenticare che in Afghanistan vivono più di 27 milioni di persone, e che il governo talebano è molto estremista, molto simile ad “Al Qaeda” e abroga tutte le leggi laiche”, sottolinea Durovic, ricordando che i talebani hanno usato donne e bambini per compiere attentati.

Lo stesso aggiunge che la domanda chiave è come la Turchia tratterà i rifugiati dall’Afghanistan. “Vedremo se la Turchia farà un accordo con l’UE su questo tema o semplicemente spingerà i migranti verso l’Europa. L’UE deve certamente essere pronta ad aspettarsi nuovi migranti nei mari e nelle isole greche. A proposito, l’afflusso di rifugiati in Serbia è già aumentato, quindi dall’inizio dell’anno fino al 1° luglio, più di 27.000 sono entrate nel nostro Paese. La maggior parte erano migranti dall’Afghanistan, il 38%, poi dalla Siria il 20%, poi dalla Somalia, dall’Iraq…”.

https://www.blic.rs/vesti/drustvo/ceka-li-nas-novi-talas-izbeglica-hoce-li-se-ponoviti-migrantska-kriza-iz-2015-zbog/gjfprqe

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