“La vaccinazione non sarà l’unica condizione per ottenere il passaporto COVID, ma sarà possibile anche un test negativo”, ha affermato il direttore dell’Associazione nazionale delle agenzie turistiche della Serbia (YUTA), Aleksandar Senicic, sottolineando che i nuovi passaporti saranno probabilmente in formato elettronico, quindi i cittadini non dovranno farne uno di nuovo.
Alla richiesta di commentare la possibilità di introdurre un passaporto COVID in Serbia, dal momento che molti Paesi parlano di questo, ma anche compagnie aeree di tutto il mondo, Senicic si aspetta che l’ottenimento di un passaporto COVID sarà possibile sulla base del test PCR, o sierologici, o test rapidi…
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Egli stima che con il test PCR o la vaccinazione, i dati verranno memorizzati su un codice “QR” personalizzato che i passeggeri porteranno sul telefono, tablet, computer e controllando tale codice la dogana o qualche altro controllo permetterà alla persona di entrare nel Paese.
Senicic ricorda che l’idea dei passaporti COVID è venuta dall’Associazione internazionale dei vettori aerei “IATA”, in modo che i vettori aerei potessero contare su un numero maggiore di passeggeri, il che consentirebbe una graduale ripresa dell’industria turistica.
A proposito, la stessa “IATA” ha recentemente presentato “Travel pas”, un’applicazione mobile che dovrebbe aiutare i passeggeri a organizzare il viaggio in modo semplice e sicuro, rispettando i requisiti di ingresso di un determinato Paese.
Senicic prevede inoltre che la decisione sull’uso dei passaporti COVID sarà presa a livello mondiale, e che sarà implementata dalle compagnie aeree e dai Paesi sviluppati del mondo, e soprattutto da Nord America e UE.
Alcune compagnie aeree hanno già annunciato l’introduzione di un passaporto COVID come condizione per volare nel prossimo periodo, come la compagnia aerea australiana “Qantas”.
http://www.politika.rs/sr/clanak/470132/Vakcinacija-nece-biti-jedini-uslov-za-dobijanje-kovid-pasosa
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