Secondo l’Agenzia per l’ambiente, al momento Nis è la città con l’aria più inquinata della Serbia, poiché il valore medio delle particelle e dei metalli pesanti nell’atmosfera, nelle ultime 24 ore, era di 223 microgrammi (stazione di pesatura Scuola elementare St.Sava), e di 216 microgrammi (stazione di misurazione presso l’Istituto di sanità pubblica).
Gli esperti spiegano che l’inquinamento atmosferico a Nis è dovuto dal fatto che circa due terzi delle famiglie usa per il riscaldamento il carbone e la legna da ardere.
I cittadini di Nis, da stamattina, attraverso i social network, cercano di avvertire le persone dell’alto tasso di inquinamento nell’aria e propongono l’utilizzo delle mascherine per uscire di casa, tuttavia, i pneumologi ritengono che le mascherine che si acquistano in farmacia non garantiscono alcuna protezione quando si tratta di particelle sospese che provengono da fumo, fuliggine, polvere, sale, acidi, metalli e altri inquinanti atmosferici.
Secondo gli esperti, la concentrazione di particelle sospese e di metalli pesanti (piombo, arsenico, cadmio e nickel) non dovrebbe superare i 50 microgrammi per metro cubo per poter considerare l’aria pura.
Gli abitanti di Nis respirano l’aria che è molto più inquinata di Valjevo, in cui quest’inverno sono state misurate le più alte concentrazioni di particelle sospese in Serbia.
A Valjevo, la concentrazione di particelle sospese e di metalli pesanti ammonta a 142 microgrammi per metro cubo, mentre a Kosjeric, al momento al terzo posto per l’inquinamento, sono stati misurati 98,2 microgrammi questa mattina. In tutte le altre città, sono stati misurati valori significativamente più bassi delle cosiddette particelle PM10.
Photo Credits:”AP/Ilustracija“
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