Secondo le sue recenti dichiarazioni, il Presidente serbo Tomislav Nikolic, pur considerando necessario il dialogo tra Belgrado e Bruxelles, auspica che la Serbia intavoli i negoziati con un approccio diverso, cercando di comprendere cosa le autorità dell’Unione Europa hanno in serbo per il futuro del paese.
In visita presso la città di San Pietroburgo, dove il 12 ottobre ha inaugurato il consolato onorario del suo paese, il Presidente ha avuto modo di rilasciare un’intervista a Sputnik, commentando gli ultimi sviluppi dei negoziati tra Belgrado e Bruxelles e gli attriti con l’amministrazione di Pristina sulle proprietà serbe in Kosovo. Nikolic sostiene di aver sempre messo in guardia i negoziatori serbi riguardo le riserve che i rappresentanti UE hanno nei confronti della Serbia: “è sempre spiacevole quando ci sentiamo rispondere che le nostre richieste non possono essere soddisfatte perché non coerenti con la legislazione e costituzione del Kosovo. Ho suggerito ai nostri rappresentanti di chiedere allora perché noi dovremmo ignorare la nostra costituzione e cedere una parte considerevole delle nostre proprietà in Kosovo”. Il Presidente ritiene quindi che sia il momento di assumere un atteggiamento diverso nel proseguimento del dialogo con Bruxelles: “dobbiamo svelare quale grande segreto ci attende alla fine del nostro percorso di integrazione. Ci verrà imposto un ultimatum per riconoscere l’indipendenza del Kosovo?”.
Nikolic ha anche sottolineato che sarebbe necessario conoscere il parere di Bruxelles sulle espropriazioni delle proprietà serbe in Kosovo: “in Occidente, e in qualsiasi parte del mondo in cui viene accettato il paradigma del capitalismo liberale, la proprietà privata e quella dello Stato sono inviolabili, e le guerre cominciano quando qualcuno cerca di sottrarre parti di territorio ad altri stati”. Nikolic ha ricordato la “magnanimità” dimostrata dal suo paese nel consentire alle altre ex repubbliche socialiste di partecipare alla ridistribuzione dei beni dell’ex Jugoslavia: “oggi tutti esigono la propria parte nonostante il tempo trascorso dalla secessione dalla Jugoslavia. E l’ultima cosa della quale abbiamo bisogno è che l’amministrazione del Kosovo ci sottragga qualcosa che non è stata lei a costruire”, ha concluso il Presidente riferendosi al tentativo in corso da parte delle autorità amministrative a Pristina di nazionalizzare il complesso minerario industriale di Trepca.
.(InSerbia, 17.10.2016)
https://inserbia.info/today/2016/10/nikolic-what-future-eu-authorities-have-in-store-for-serbia/
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