Lunedì 3 ottobre, il Presidente serbo Tomislav Nikolic ha dichiarato che la Serbia dovrà chiudere le proprie frontiere, nel caso l’Unione europea dovesse rifiutare di accogliere i migranti sul proprio territorio.
“La chiusura delle frontiere da parte degli altri paesi trasformerebbe la Serbia in un imbuto che trattiene l’acqua, e a quel punto, a prescindere dalle nostre convinzioni e dai nostri desideri, saremo costretti ad impedire l’accesso ai migranti, che tra l’altro non hanno mai considerato la Serbia quale meta finale del loro viaggio”: è quanto il Presidente ha riferito ai giornalisti in un incontro presso il Palazzo di Serbia, sottolineando che se l’Unione Europea ha deciso di negare l’ingresso ai migranti, costringendoli a tornare indietro lungo la propria rotta, la Serbia non ha alcun obbligo di fare diversamente.
“Se decidono di inviare nuovamente queste persone in Serbia, non abbiamo alcun obbligo di accettarle: dovranno aggirare il paese o sorvolarlo, che tornino nei paesi che possono invitarli. Se l’Unione Europea non è contraria al modo in cui l’Ungheria sta affrontando la questione, non sarà delusa neanche dalla Serbia”.
Nikolic ha spiegato che Belgrado sta negoziando quotidianamente con Bruxelles, e che la Serbia è capace di accogliere non più di 5.000 o 6.000 persone, e ha concluso dichiarando che “è assurdo che la Serbia sia il primo stato sulla rotta balcanica a registrare il passaggio dei migranti”.
(Beta, 03.10.2016)
http://beta.rs/en/42430-nikolic-serbia-will-have-to-close-its-borders-to-migrants
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