Il direttore del programma di “Transparency Serbia” (Transparentnost Srbija), Nemanja Nenadić, ha dichiarato che su 34 aziende al 100% di proprietà dello Stato, solo 8 hanno direttori reclutati attraverso annunci di lavoro.
Nella conferenza stampa, Nenadić ha affermato che 3 società hanno direttori ad interim, i direttori ad interim di 18 società pubbliche sono a fine mandato anche se ancora alla guida delle stesse, mentre in 5 società gli amministratori sono stati nominati senza che la società abbia pubblicato un annuncio per il reclutamento e non sono disponibili informazioni sul loro stato.
Nenadić ha anche sottolineato che l’Agenzia per la prevenzione della corruzione dovrebbe determinare quali persone sono state sollevate dal loro incarico come direttore a causa della legge in vigore e dovrebbe avviare dei procedimenti contro coloro che non hanno presentato rapporti sui loro beni personali e reddito dopo la cessazione di tale funzione pubblica per violazione della legge. L’Agenzia dovrebbe inoltre informare l’opinione pubblica sull’esito di tali procedure.
Pubblicità, sponsorizzazioni e donazioni sono un grosso problema delle aziende pubbliche, ha continuato Nenadić, sottolineando di essere felice che il problema sia stato riconosciuto nella nuova Strategia dei Media.
Considerando che l’anno prossimo ci saranno le elezioni, la questione di possibili abusi di potere nelle aziende pubbliche per avere una buona campagna elettorale diventa ancora più importante.
L’indice di trasparenza delle imprese pubbliche e di proprietà statale (PETRA) per il 2021 ha effettuato una valutazione su 33 aziende: 17 a livello nazionale e 16 a livello locale sulla base di 30 indicatori, ha affermato Zlatko Minić di “Transparency Serbia”. Secondo l’indice PETRA, la società meglio classificata è risultata “Toplana Šabac”, e la peggiore “MB Namenska”, che non ha nemmeno il sito web in lingua serba.
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