Il valore delle esportazioni della Serbia nel gennaio 2019 è ammontato a circa 1,19 miliardi di euro, ovvero il 3% in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, mentre le importazioni sono aumentate dell’11,5%, cioè a 1,65 miliardi di euro, ha detto l’Ufficio statistico della Repubblica di Serbia.
Il valore totale del commercio estero ha raggiunto i 2,84 miliardi di euro, con un incremento del 7,8%, mentre il disavanzo commerciale è ammontato a 466,7 milioni di euro, ovvero è aumentato del 40,9%.
La copertura delle importazioni con le esportazioni nel mese di gennaio è diminuita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando dal 77,7% al 71,8%.
Il più grande commercio estero la Serbia ha avuto con i paesi con cui ha accordi di libero scambio. Gli stati membri dell’Unione Europea costituiscono il 61,8% del totale del commercio.
Secondo dati destagionalizzati, le esportazioni di gennaio sono aumentate del 5,3% e le importazioni del 9,6%.
Nella regione della Vojvodina si è generato il maggior numero di esportazioni della Serbia (il 35,5%) mentre nella regione di Belgrado il maggior numero di importazioni (il 47,3%).
Singolarmente per paese, la Serbia ha esportato la maggior parte delle merci in Germania nel mese di gennaio (167,2 milioni di euro), mentre ha importato principalmente dalla Federazione russa (222,6 milioni di euro).
I principali partner commerciali esteri della Serbia per quanto riguarda le esportazioni sono la Germania, l’Italia, la Bosnia ed Erzegovina, la Russia e la Romania, mentre quando si tratta di importazioni, i maggiori partner sono la Russia, la Germania, la Cina, l’Italia e l’Ungheria.
Con i paesi membri del CEFTA è stato realizzato un avanzo di 103,2 milioni di euro, con esportazioni pari a 159,5 milioni e importazioni pari a 56,3 milioni di euro. La copertura delle importazioni con le esportazione è stata pari al 283,3%
La Serbia ha registrato un avanzo anche nel commercio con l’Italia, la Slovacchia, la Bulgaria, la Gran Bretagna, la Croazia, la Romania, l’Austria, la Svezia, la Slovenia e i Paesi Bassi.
Il più grande deficit si verifica nel commercio con la Russia (a causa dell’importazione di fonti energetiche), con la Cina (a causa dell’importazione di telefoni e computer portatili), con gli Stati Uniti, con la Turchia, con la Polonia (a causa dell’importazione di componenti per veicoli), l’Ucraina, la Corea del Sud, l’Ungheria, il Vietnam, il Belgio, la Svizzera, la Danimarca, la Germania …