Il direttore generale dell’Industria Petrolifera di Serbia (NIS), Kiril Kravicenko, ha dichiarato stasera che l’anno prossimo la NIS aumentera’ gli investimenti, ma per quanto riguarda i ricavi sara’ difficile mantere i risultati ottenuti finora in queste condizioni economiche.
Alla TV di Stato RTS, Kravicenko ha detto che non si aspetta grandi fluttazioni nei prezzi dei prodotti petroliferi entro la fine dell’anno. Nei primi nove mesi di quest’anno la NIS ha realizzato un utile pari a 31,7 miliardi di dinari, come l’anno scorso. Allo stesso tempo, nonostante la crisi, i ricavi della NIS nel bilancio sono aumentati del quasi 40%, il che significa che la NIS sta pagando più tasse e contributi che le prime 10 imprese pubbliche del paese.
Kravicenko ha detto che esistono dei fattori che non dipendono dalla NIS, come il cambio del dinaro e il prezzo del petrolio.
“In quest’anno stiamo esportando combustibile di qualità europea, non solo in Serbia, ma anche nella regione. Il nostro ruolo principale e’ di proporre i prezzi piu’ bassi rispetto alla concorenza per quanto riguarda la qualita’ europea”, ha detto Kravicenko.
(Blic, 30.10.2013)