L’occupazione è invece calata dell’1,6%.
I dati sono stati forniti dall’Istituto nazionale per le statistiche. La crescita maggiore si è avuta nei settori agricolo, forestale e ittico, in quello della fornitura di energia elettrica e gas e nell’industria manifatturiera. I comparti che hanno segnato un calo sono quelli dell’edilizia, dei servizi, del commercio (sia quello all’ingrosso che quello al dettaglio) e delle riparazioni di autoveicoli.
La produzione industriale ha registrato una crescita del 6,3%, cui hanno maggiormente contribuito i settori della fornitura dell’energia elettrica, del gas e del vapore.
La produzione agricola è cresciuta del 22,1%, compensata in negativo dal calo del settore delle costruzioni per il 27,9%. Il commercio al dettaglio ha subito un calo del 5,1% e anche il commercio all’ingrosso ha visto un lieve calo. Il settore alberghiero e della ristorazione ha registrato nel complesso un incremento in termini reali dello 0,4% con il numero di notti in albergo cresciuto dell’1%. I trasporti e lo stoccaggio sono cresciuti de2,2% mentre le telecomunicazioni hanno visto un balzo del 24,9%.
La diminuzione dei posti di lavoro ha colpito prevalentemente le donne: mentre fra gli uomini il calo è stato minore al punto percentuale, fra le esponenti del genere femminile la flessione ha segnato il 2,4%.
(Beta, 30.12.2013)