Nel 2012 19.000 cittadini serbi hanno cercato asilo nella UE

Anche quest’anno la cifra dovrebbe essere simile, nonostante solo l’1% del totale ottenga l’asilo.

I dati sono stati forniti da Sena Maric, politologa del Centro per la difesa e l’aiuto ai richiedenti asilo, durante una conferenza tenutasi al Press center dell’agenzia Tanjug: “La questione riguarda soprattutto le minoranze etniche. Infatti nel nostro studio più del 90% dei casi riguarda persone di etnia rom; poi vengono gli albanesi e, in minor numero, i serbi. Preoccupa il fatto che quando ritornano in Serbia, queste persone non vedono prospettive: essi sono delusi e pessimisti riguardo alle proprie possibilità di integrazione”. Stando alle parole della Maric, nel 2012 la Serbia era al quarto posto per il numero di richieste d’asilo, davanti a Paesi come la Somalia, l’Eritrea e il Sudan. “E’ un fenomeno molto interessante, visto che la Serbia sta per negoziare il proprio ingresso nella UE e l’alto numero di istanze coincide con il periodo in cui i cittadini serbi hanno iniziato ad avere la possibilità di viaggiare in Europa senza visti”. Da quel momento (cioè dal 2010), circa 70.000 cittadini serbi hanno cercato asilo nei Paesi europei, con un picco di 19.000 domande nel 2012. “Anche quest’anno il numero di richieste non è diminuito e già ora, stando ai dati a disposizione, a fine ottobre il numero di istanze superava le 16.500 unità. Un numero maggiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dunque entro la fine dell’anno possiamo attenderci una quantità di richieste addirittura superiore agli scorsi dodici mesi. Anche questo è motivo di grande preoccupazione”, ha concluso la Maric.

Per quanto riguarda le richieste d’asilo in Serbia, il direttore esecutivo del Centro, Rados Djurovic, ha dichiarato di attendersi più di 5.000 domande entro la fine dell’anno. Djurovic ha detto che il sistema di accoglienza serbo si trova in condizioni molto difficili e che non può soddisfare un tale numero di istanze; egli ha aggiunto che le persone che non hanno documenti personali sono soggette a diversi tipi di violenza. La maggior parte di coloro che giungono in Serbia arriva da Siria, Eritrea, Somalia, Afghanistan, Algeria e Mali; il 63% di essi fugge da conflitti e persecuzioni, il 25% per ragioni economiche, il 12% per entrambi i motivi. Per la maggioranza di queste persone, la Serbia è solo una tappa del viaggio, mentre la destinazione finale è un Paese europeo.

(Tanjug, 27.12.2013)

azil

 

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