La Banca Mondiale ha sottolineato che le persone nei Balcani occidentali respirano spesso aria tra le più inquinate al mondo e il suo inquinamento contribuisce in maggior misura al numero totale di decessi e disabilità in questa regione, influendo negativamente su tutto l’ambiente.
Negli ultimi quindici anni, la Banca Mondiale ha investito più di 250 milioni di dollari nel miglioramento dell’efficienza energetica e nella riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di gas serra in tutta la regione, anche attraverso progetti volti a ridurre la domanda complessiva di calore, sostituendo i vecchi impianti a legna e carbone o attraverso un maggiore utilizzo di un’illuminazione più efficiente dal punto di vista energetico.
I cittadini di Sarajevo, Skopje, Belgrado e molte altre città dei Balcani occidentali spesso respirano aria tra le più inquinate al mondo, soprattutto nei mesi invernali, quando gli inquinanti delle centrali elettriche a carbone, il riscaldamento individuale, i veicoli, le fabbriche e altre fonti oscurano il sole, inquinano l’ambiente e creano a molti problemi respiratori.
La Banca Mondiale ricorda che nel 2019, con 175 morti ogni 100.000 abitanti, la Serbia era in cima alla lista delle morti per inquinamento in Europa e al 9° posto nel mondo, davanti all’India. È stato inoltre sottolineato che i responsabili politici continuano a esplorare più approcci per affrontare gli effetti negativi dell’inquinamento sulla salute, l’ambiente e l’economia.
“Ci sono tre principali direzioni di azione per ridurre le emissioni da impianti di riscaldamento, traffico ed energia, e quest’ultima significa chiudere gli impianti esistenti che producono e consumano enormi quantità di carbone e sono una fonte di enorme inquinamento”, ha detto il presidente dell’Associazione bosniaca per la protezione dell’ambiente, la natura e la salute “Ekotim”, Rijad Tikveša.
Le emissioni da riscaldamento, centrali elettriche e centrali termiche, impianti di combustione di combustibili solidi e altre fonti insieme producono delle particelle (PM) che possono essere inalate quando il loro diametro è inferiore a 10 micron. L’esposizione a particelle PM2,5 è particolarmente pericolosa per la salute, perché le stesse possono raggiungere in profondità i polmoni e il flusso del sangue. I costi economici annuali stimati associati ai danni alla salute causati da questo inquinamento sono infine incredibilmente alti.
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