La Serbia ha ricevuto il via libera da parte dell’Unione europea (UE) per l’apertura del Capitolo negoziale 28, relativo alla tutela dei consumatori e della salute, senza che fosse necessario stabilire precondizioni per i criteri di apertura: si tratta di un dettaglio di non poca importanza secondo Nebojsa Lazarevic, direttore del Centro per la politica europea e membro in Serbia del team per i negoziati di adesione all’UE.
Secondo Lazarevic infatti i criteri possono rendere le procedure piuttosto complicate e rallentare i negoziati a volte, non solo per motivi tecnici, ma perché in tali situazioni gli stati membri possono avere un maggiore impatto sul processo.
In seguito all’annuncio da parte dell’UE dell’adozione della relazione di screening per il capitolo 28, il governo della Serbia dovrebbe portare a termine il progetto di posizione negoziale, la cui preparazione coinvolgerà anche i rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori, il settore commerciale e le organizzazioni della società civile attraverso la Convenzione Nazionale sull’Unione europea.
L’apertura del capitolo 28 implica per la Serbia la presa in carico di un lavoro consistente per migliorare la posizione dei consumatori, ancora lontana da quella dei consumatori dell’Unione europea.
“L’apertura del capitolo non implica che la politica dei consumatori debba essere perfetta. Si sottolinea, piuttosto, che siamo sulla strada giusta e che siamo pronti ad avviare i negoziati. La cosa peggiore in questo momento potrebbe essere quella di ingannare noi stessi e usare la notizia come una scusa per rilassarci. Il proseguimento del cammino delle riforme è nell’interesse dello Stato, dell’economia, ma anche dei consumatori stessi, in quanto precondizione per consentire a tutti di fare affari in un contesto imprenditoriale ed economico prevedibile, trasparente ed equo”, sostiene Nebojsa Lazarevic.
(eKapija, 07.12.2015)
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