La Banca Nazionale della Serbia (NBS) afferma che la Lex Agrokor non può essere applicata alle società serbe che operano sotto Agrokor.
Per ricordare, la Lex Agrokor, approvata dal Parlamento croato nell’aprile di quest’anno, prevede la gestione amministrativa straordinaria e di crisi delle società di Agrokor, che detengono passività per oltre 7,5 miliardi di cune croate e che hanno più di 5.000 dipendenti.
La Canca centrale serba ha reagito alle recenti indiscrezioni diffuse dai media serbi secondo cui i beni delle società che operano sotto Agrokor in Serbia potrebbero essere utilizzati come garanzie per i prestiti futuri che Agrokor potrebbe ottenere.
“I tribunali competenti hanno deciso che la Lex Agrokor non si applica alle società di Agrokor che operano in Serbia, che in pratica significa che queste società non possono essere utilizzate come garanzia nei prestiti di Agrokor”, afferma la Banca Nazionale di Serbia nel comunicato stampa.
Il comunicato stampa rileva inoltre che “i tribunali di Serbia devono aderire alla legge sulle operazioni in valuta estera” che disciplina “le disposizioni contrattuali relative a prestiti collaterali o altri mezzi di garanzia che possono essere stati forniti da residenti, in questo caso, le società serbe, per le operazioni di prestito tra due società non residenti”.
(SeeBiz, 28.09.2017)
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