NBS: inflazione sotto controllo e aumento degli investimenti

La Banca Nazionale di Serbia ha anche rivisto al ribasso le stime sulla crescita del PIL.

Alla presentazione di una ricerca svolta dalla NBS sullo stato dell’inflazione, il Vicegovernatore Veselin Pjescic ha detto che, stando alle proiezioni, gli investimenti stranieri durante il 2014 avranno un valore di un miliardo di euro (mentre nel 2013 erano stati di 750 milioni): la maggior parte di essi riguarderà il settore energetico, a cui seguono quello del commercio e quello manifatturiero. Per quanto riguarda il PIL, la NBS ha rivisto le proprie stime al ribasso: nel 2014 il prodotto interno lordo dovrebbe crescere dell’1%, mentre nel 2015 l’aumento dovrebbe segnare i due punti percentuali. La ragione principale del ribasso è da ricercare nell’alta produzione agricola dell’anno scorso, che ha portato ad un aumento del PIL nel 2013 del 2,4%, una percentuale maggiore di quella prevista dalla NBS. Nel calcolo che riguarda il prodotto interno lordo del 2014 hanno influito la produzione agricola, l’industria automobilistica e quella del petrolio. Per quanto riguarda lo standard di vita, ci si attende un calo dei consumi, una leggera ripresa degli investimenti e una maggiore richiesta di grandi partner commerciali.

Secondo il Vicegovernatore le pressioni deflattive che sono presenti nel paese dalla fine dell’anno scorso sono state parzialmente causate dalla fuoriuscita di capitali dal paese a seguito del disimpegno da certe attività creditizie da parte delle banche. Secondo i dati in possesso della NBS nel corso del primo mese e mezzo dell’anno in corso vi sono state disimpegni di investimenti in portafoglio per circa 100 milioni di euro mentre il “deleveraging” delle banche è stato compreso tra i 150 e i 170 milioni di euro.

L’inflazione in Serbia nel 2014 sarà attorno il 4%, dato coerente con gli obbiettivi della Banca di Serbia (NBS). La ragione di questo trend sta nel fatto che l’inflazione su base annua nel quarto trimestre 2013 è risultata essere sotto il limite inferiore della banda di oscillazione obiettivo a causa di un significativo decremento dei prezzi dei prodotti alimentari non trasformati, in particolare la frutta, ha specificato ieri Branko Dinic, direttore generale del dipartimento di ricerca economica e statistica della banca centrale di Serbia, le cui previsioni sono che il tasso di inflazone continuerà a mantenersi attorno al 4%, con un’oscillazione di più o meno l’1,5%.

Hinic ha detto che la banca centrale sostiene l’impegno del governo per mettere in pratica le misure di consolidamento fiscale e le riforme strutturali così come considera un accordo con il Fondo Monetario Internazionale un buon segnale per gli investitori. Per Hinic l’impegno riformatore del governo è importante, tenendo presente la necessità di avere finanze pubbliche sostenibili, a maggior ragione in un quadro finanziario internazionale instabile.

Djordje Jevtic, direttore della sorveglianza sugli istituti finanziari della NBS, ha dichiarato che le banche sono pronte ad abbassare i tassi sugli scoperti di conto e stanno attualmente esaminando le opzioni legali per attivare l’opzione nella maniera più semplice.

 

(RTS, Politika, 20.02.2014)

 

Narodna banka Srbije

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