Secondo i dati raccolti dall’Autorità Geodetica Statale (RGA), quasi un appartamento o una casa su due in Serbia non sono legalizzati, il che rappresenta un grande potenziale non sfruttato dell’economia serba, ha dichiarato l’Alleanza Nazionale per lo Sviluppo Economico Locale (NALED).
“Risolvere questi gravi e decennali problemi legali con il settore immobiliare significherebbe sbloccare un capitale del valore di miliardi di euro, consentire la registrazione di un numero enorme di appartamenti e case nel registro fondiario e porre fine a casi complessi del passato, motivo per cui il NALED ha preparato la prima proposta di riforma completa di questo segmento”, ha dichiarato il NALED.
Il nuovo studio del NALED, redatto con il supporto dell’Agenzia svedese per la cooperazione internazionale allo sviluppo (Sida), sotto gli auspici del progetto “Procedure di appalto pubblico e buona gestione per una maggiore competitività”, è stato presentato ai ministeri competenti. Lo studio propone anche soluzioni per la legalizzazione di strutture costruite illegalmente, l’aggiornamento delle procedure di lottizzazione ed esproprio dei terreni, la digitalizzazione della pianificazione urbana attraverso l’implementazione del sistema eSpace (eProstor), il pegno immobiliare, la gestione della proprietà pubblica, la tassazione dei beni immobili, la gestione dei problemi legati ai terreni di proprietà pubblica e altre procedure.
Dusan Vasiljevic, Direttore della Competitività e degli Investimenti presso il NALED, sottolinea che lo studio fornisce soluzioni per i problemi decennali, a condizione che ci sia una forte volontà e determinazione delle istituzioni statali a lavorare sul problema.
“In Serbia ci sono 2 milioni di strutture illegali e altri 2,7 milioni che non sono elencati nel registro fondiario per vari motivi. Al ritmo attuale, il processo di legalizzazione richiederebbe 40 anni per essere completato e le perdite che lo Stato, i cittadini e le imprese subiscono a causa di ciò sono già enormi. Per questo motivo proponiamo una legalizzazione di massa, laddove possibile, con l’attuazione di misure chiare che fermino ulteriori costruzioni illegali. Per l’altro gruppo di immobili, dobbiamo includere esperti legali e formare commissioni speciali che lavorino alla convalida e alla verifica della documentazione vecchia e incompleta, in modo che la registrazione di tutti gli immobili non registrati avvenga sulla base di questa”, ha concluso Vasiljevic.
(eKapija, 1.11.2023)
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