“E’ molto importante che in questo momento di crisi del mercato alimentare, la Fiera dell’Agricoltura di Novi Sad torni a pieno regime”, ha affermato l’Ambasciatore italiano in Serbia Carlo Lo Cascio, nell’annunciare la presenza di molti produttori italiani alla manifestazione che inizierà tra pochi giorni (21-27 maggio) a Novi Sad.
La presenza italiana sarà di 24 aziende, tra cui produttori di macchine agricole e ricambi, piantine da frutto, attrezzature per la selezione e confezionamento di prodotti ortofrutticoli, pali per viticoltura e frutticoltura, pompe, serre. “La crisi alimentare ci costringe a pensare ancora una volta al settore agricolo attraverso nuove soluzioni tecnologiche e con un ammodernamento della produzione”, ha aggiunto Lo Cascio.
L’ambasciatore italiano ha espresso la sua soddisfazione per lo scambio commerciale tra Serbia e Italia, che nel 2021 ha toccato il record di 4,1 miliardi di euro; secondo lui quest’anno potrebbe avere ancora più successo perché era già a 1,1 miliardi di euro nel primo trimestre. “L’Italia sta cercando di contribuire in tutti i settori con soluzioni innovative e per il futuro abbiamo in programma di nominare Roma per ospitare l’evento EXPO 2030”, ha sottolineato Lo Cascio.
Il direttore dell’ufficio dell’Agenzia italiana per la promozione della cooperazione economica a Belgrado e Podgorica, Antonio Ventresca, ha annunciato che l’Italia intende tornare ad essere il Paese partner anche il prossimo anno, così come nel 2015, 2016 e 2019. “Questa è la decima volta che organizziamo una presentazione collettiva delle nostre aziende e sottolineo che metà delle aziende viene a Novi Sad per la prima volta”, ha dichiarato Ventresca e ha aggiunto che il raduno del settore agricolo proseguirà in autunno a Bologna, quando 30 aziende balcaniche esporranno dal 9 al 13 novembre alla prestigiosa Fiera della Meccanizzazione Agricola.
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