“La decisione del governo del Montenegro di non aprire le frontiere con la Serbia il 1° giugno è contraria ai principi di libera circolazione su cui si basa l’UE e non contribuisce alle buone relazioni di vicinato nella regione”, ha affermato ieri la vice Premier serba Zorana Mihajlovic.
La Ministra ha sottolineato che il comportamento del Montenegro nei confronti della Serbia e dei serbi è antidemocratico e contrario ai valori su cui si basa l’UE.
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“Nel processo di integrazione europea il Montenegro ha progredito più della Serbia e alcuni altri Paesi della regione, quindi, in conformità a ciò, dovrebbe essere un esempio per gli altri. Invece, vengono create artificialmente nuove barriere tra le persone in quest’area dirette le une verso le altre e la responsabilità di ciò spetta principalmente ai politici”.
“Nessuna conseguenza o paura della pandemia può giustificare il comportamento non demcratico del governo di Podgorica nei confronti della Serbia e dei membri del nostro popolo, contrariamente ai valori e alle pratiche dell’UE, cui aspira l’appartenenza all’intera regione”.
“La decisione comunque ci fa capire chiaramente che non solo il Montenegro ha il mare” ha concluso la Mihajlović, esprimendo fiducia che i cittadini capiranno questo messaggio.
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