Il dialogo tra Serbia e Kosovo continuerà giovedì a Bruxelles, ma le autorità di Belgrado ritengono che i colloqui non abbiano molto senso e che il massimo che si possa fare è allontanare le minacce di conflitto, riporta il quotidiano tedesco Deutsche Welle, citando le opinioni di analisti di Belgrado.
Il portale Politico Europe con base a Brussels scrive che il round di dialogo arriva in un momento di alta tensione tra Pristina e Belgrado e “un rinnovato conflitto che ha fatto temere che le due parti possano entrare in guerra”.
Funzionari diplomatici europei a Bruxelles hanno dichiarato all’agenzia Beta che sia l’Unione Europea che gli Stati Uniti ritengono che il dialogo tra i leader di Serbia e Kosovo debba produrre qualche risultato.
In merito all’osservazione dell’agenzia Beta secondo cui il primo ministro kosovaro Albin Kurti avrebbe dichiarato che il fulcro del dialogo potrebbe essere solo il riconoscimento reciproco del Kosovo e della Serbia e che non discuterebbe la disputa sulle targhe automobilistiche e sulle carte d’identità, mentre il presidente serbo Aleksandar Vučić sottolinea che non ci possono essere progressi senza l’attuazione dell’Accordo di Bruxelles e la formazione della Comunità dei comuni serbi, i diplomatici europei hanno replicato che “né l’Unione Europea né gli Stati Uniti pensano che il Dialogo possa essere ostacolato”.
Il primo ministro kosovaro Kurti ha rilasciato interviste a diversi giornali europei e ha dichiarato al quotidiano italiano Repubblica che “il pericolo di guerra è incombente e che Putin sta appoggiando la Serbia”.
Il quotidiano spagnolo El Periodico ritiene che “il Kosovo sia un sassolino nella scarpa della NATO… e una questione mal risolta, come la Bosnia-Erzegovina, incatenata dall’accordo di Dayton che ha fermato il conflitto ma ha creato un Frankenstein ingestibile”.
Secondo il rapporto della Deutsche Welle, Kurti si sta preparando ad andare a Bruxelles per discutere del riconoscimento reciproco e Vučić si sta preparando a discutere dell’Unione dei Comuni Serbi (USO) a Bruxelles, per cui è difficile aspettarsi risultati più tangibili da questo round di dialogo.
La parte albanese, aggiunge Deutsche Welle, sta cercando di approfittare di una situazione geopolitica più favorevole con le sue ultime mosse provocatorie. A causa del rifiuto di imporre sanzioni contro la Russia, la Serbia ha suscitato sospetti in Occidente ed è vista come una sorta di alleato silenzioso della Russia, che Pristina sta cercando di usare a suo vantaggio e di cambiare la situazione sul campo, indica il quotidiano tedesco. Deutsche Welle cita anche l’opinione di analisti di Belgrado secondo cui la carta russa è sempre stata usata da Pristina per ottenere ulteriore sostegno in Occidente.
A Washington sembrano disposti a sostenere la formazione dell’Unione dei Comuni serbi, affermano gli interlocutori di Deutsche Welle a Belgrado, ma notano che la parte albanese si rifiuta di attuarla e nessuno fa pressione per farlo, che è la posizione sia dell’opposizione che delle autorità di Belgrado.
(Nedeljnik.rs, 15.08.2022)
https://www.nedeljnik.rs/mediji-u-eu-nista-od-dijaloga-beograda-i-pristine-samo-da-se-spreci-rat/
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