La produzione industriale in Serbia nell’agosto di quest’anno ha continuato a diminuire, sebbene la tendenza allo sprofondamento generale del mese di luglio non sia stata rilevata. Lo rivela l’ultimo numero della rivista “Makroekonomske analize i trendovi” (MAT).
Il volume della produzione industriale ad agosto 2022, rispetto ad agosto dell’anno precedente, ha registrato una crescita in 14 aree la cui partecipazione alla struttura della produzione industriale totale è del 40% e una diminuzione in 15 aree, che costituiscono al pari un quota del 40% nella struttura della produzione industriale totale. La produzione di metalli di base, l’industria chimica e la lavorazione del legno hanno registrato il calo più grande su base annua ad agosto, del 10% o più ciascun settore. In tutte le aree, come detto, il calo destagionalizzato nel mese di agosto è stato eccezionale ed è entrato in profondità nella zona al di sotto della media dell’anno precedente.
Nel commercio estero, contrariamente a luglio quando la crescita delle esportazioni ha superato quella delle importazioni, in agosto il tasso di crescita delle importazioni su base annua è tornato al livello di giugno e ha nuovamente superato il tasso di crescita delle esportazioni. L’elevato aumento dei prezzi all’importazione è stato rafforzato anche dallo sforzo di garantire la possibilità di scorte attraverso le importazioni a causa di possibili carenze, principalmente prodotti energetici, sul mercato mondiale.
L’inflazione è aumentata ad agosto 2022 sia su base mensile che su base annua. A luglio e agosto 2022 è stata registrata un’inflazione mensile dell’1 e dell’1,2% e l’inflazione su base annua negli stessi mesi è stata del 12,8% e del 13,2%. L’inflazione su base annua a luglio e agosto 2022 è stata più elevata in Serbia rispetto all’Unione europea, ma anche inferiore in Serbia rispetto a dieci Stati membri dell’UE. A luglio e agosto 2022, l’inflazione su base annua, secondo il concetto di indice armonizzato dei prezzi al consumo, era del 12,5% e del 12,8% in Serbia, e del 9,8% e del 10,1% nell’UE.
Rispetto alla Serbia, hanno registrato un’inflazione su base annua più alta a luglio Croazia (12,7%), Slovacchia (12,8%), Romania (13%), Polonia (14,2%), Ungheria (14,7%), Bulgaria (14,9%), Repubblica Ceca (17,3%), Lituania (20,9%), Lettonia (21,3%) ed Estonia (23,2%).
Rispetto alla Serbia, hanno invece registrato un’inflazione su base annua più alta ad agosto, Romania (13,3%), Slovacchia (13,4%), Paesi Bassi (13,7%), Polonia (14,8%), Bulgaria (15%), Repubblica Ceca (17,1%), Ungheria (18,6%), Lituania (21,1%), Lettonia (21,4%) ed Estonia (25,2%).
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