MAT: Investimenti crescenti, ma debole produzione industriale

Nel mese di maggio, in Serbia, gli investimenti e le esportazioni hanno continuato a crescere, ma c’è stato un rallentamento della crescita della produzione industriale, ha dichiarato oggi il socio della rivista Analisi Macroeconomiche e Tendenze (MAT) Ivan Nikolic.

Alla presentazione del nuovo numero di questa rivista mensile, Nikolic ha affermato che le esportazioni stanno crescendo più rapidamente delle importazioni e che la copertura delle importazioni con le esportazioni è salita ai quattro quinti.

“A causa dell’elevato afflusso di valuta estera, nel Paese c’è un’aumento delle riserve di valuta estera,  e la Banca Nazionale di Serbia (NBS) per mitigare l’eccessive oscillazioni giornaliera del tasso di cambio, ha deciso di acquistare entro giugno una grande quantità di valuta estera quanta ne è stata acquistata durante tutto lo scorso anno”, ha detto Nikolic

Ha aggiunto che i dati preliminari mostrano che l’eccedenza del bilancio è in crescita e che a maggio era circa di 30 miliardi di dinari. In quel mese l’inflazione, secondo Nikolic, era ai minimi storici e ammontava allo 0,8%.

Il coordinatore MAT Stojan Stamenkovic ha affermato che la produzione industriale a maggio è cresciuta solo dello 0,5% e che l’industria di trasformazione è stata dell’1,6% “che è un problema serio”.

“L’industria di trasformazione è cresciuta solo del 3,9% da gennaio ad aprile mentre ci si aspettava una crescita del 5-6%”, ha affermato Stamenkovic.

Ha aggiunto che il ristagno della produzione manifatturiera è principalmente influenzata dal calo nell’industria farmaceutica e chimica e nell’industria del tabacco, mentre la situazione sta migliorando nell’industria alimentare e nel settore automobilistico e dei rimorchi, ma solo nella parte che produce parti di automobili.

Ha sottolineato che la crescita delle esportazioni e delle importazioni ha avuto una conversione e ora le esportazioni stanno crescendo più rapidamente, infatti a maggio sono cresciute ad un tasso del 5,1%, mentre le importazioni ad un tasso del 2,8%.