I bilanci delle famiglie serbe diventano sempre più sottili e oggi lo scontrino medio nei supermercati è appena di 365 dinari. I supermercati hanno sofferto un calo del fatturato del 10% nell’ultimo anno.
A seconda della superficie, la spesa media si aggira attorno ai 200 dinari nei piccoli negozi e sui 500 dinari nei supermercati. Il potere d’acquisto dei serbi sta calando precipitosamente. Di mese in mese diminuiscono gli acquisti e si va meno nei negozi. Il fatturato delle grandi superfici commerciali è decimato, anche se non cambia la composizione del paniere degli acquisti di base, composto da pane, latte, salame, jogurt, patate, mele e sigarette.
Solo lo scorso anno il calo del fatturato è stato del 10% e i negozi registrano incrementi nelle vendite solo durante le feste o nei giorni immediatamente successivi al pagamento di salari e pensioni. Non è un fenomeno imprevisto, poiché gran parte delle disponibilità se ne vanno per il pagamento delle bollette e delle rate dei mutui. “Nelle piccole città il calo è ancora più forte e dal 2008 si registra una caduta delle vendite di oltre il 30%”, afferma Petar Bogosavljevic, presidente del Movimento consumatori.
Secondo i dati del ministero del commercio il salrio medio serbo è pari a circa 44.000 dinari e già con questa cifra ben poco si può comprare. La situazione è aggravata dal fatto che molti in Serbia guadagnano di meno. Tuttavia le statistiche distorcono la realtà: alcuni mangiano carne, altri cavolo e sembra che tutti mangino le sarme. Se fosse così non sarebbe male ma in realtà la situazione per tanti è peggiore.
Una famiglia serba di tre persone può contare in media su un reddito mensile netto di 55.000 dinari, e già così in partenza manca di circa 10.000 dinari per coprire le spese mensili di base.
Lo stipendio medio in Serbia è di circa 390 euro, di cui, secondo le statistiche, il 40% va in cibo, il 25% in bollette per i servizi comunali, il 15% in trasporti. Per l’acquisto di scarpe, vestiti, libri e materiale scolastico rimane ben poco.
(Vecernje Novosti, 05.11.2014)