L’interscambio commerciale della Serbia con l’estero da gennaio ad agosto è stato pari a circa 18,62 miliardi di euro, un incremento del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Espresso in dollari, il valore dell’interscambio con l’estero nei primi otto mesi dell’anno è stato pari a 20,7 miliardi di dollari ed è del 12,5% più alto rispetto agli stessi otto mesi nel 2014, ha pubblicato l’Istituto di Statistica.
Le esportazioni, espresse in euro, hanno registrato un valore di 7,9 miliardi, un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Le importazioni hanno avuto un valore di 10,6 miliardi di euro, un incremento del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il deficit ammonta a 2,7 miliardi di euro, una riduzione del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il rapporto tra ’mportazioni ed esportazioni è al 74,7%, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando era pari al 72,6%.
Al livello regionale, l’incidenza maggiore nelle esportazioni è stata appannaggio della regione di Beograd (42,8%); segue la Vojvodina (32,7%), quindi la Sumadija e la Serbija occidentale (17,7%) e il Sud Est della Serbia (10,4%). Non ci sono informazioni sulla regione del Kosovo e Metohija.
Nella struttura delle esportazioni secondo lo scopo finale dei prodotti (il principio della prevalenza), al primo posto vi sono i beni intermedi (53,7%), poi prodotti di largo consumo (37,7%) quindi le attrezzature (8,6%).
Nella struttura delle importazioni secondo lo scopo dei prodotti al primo posto vi sono i beni intermedi (59,5%), poi i prodotti di largo consumo (18,5%) e le attrezzature (11,8%).
Nelle esportazioni, i partner principali sono l’Italia (1,5 miliardi di dollari), la Germania (un miliardo di dollari), la Bosnia e Erzegovina (768,6 milioni di dollari), la Romania (564,8 milioni di dollari) e la Federazione russa (467,2 milioni di dollari).
Nelle importazioni, i partner principali sono la Germania (1,46 miliardi di euro), l’Italia (1,27 miliardi), la Federazione russa 1,2 miliardi di dollari, la Cina (961,1 milione di dollari) e l’Ungheria (556,6 milioni di dollari).
L’interscambio è stato maggiore con i paesi con cui vigono accordi di libero scambio. L’UE creano il 63,9% dello scambio totale.
Il nostro secondo partner sono i paesi membri della CEFTA, con i quali abbiamo un sufficit di 1,14 miliardi di dollari, che è risultato sopratutto dell’esportazione di prodotti agricoli (cereali e prodotti derivati e vari tipi di bevande), prodotti metallici e vari prodotti finiti.Quando si tratta dell’importazione, i più comuni sono il ferro e l’acciaio, carbone e brichette, verdura e frutta, elettricità. L’esportazione della Serbia è pari a 1,6 miliardi di dollari, e l’importazione pari a 493,4 milioni per il periodo in questione. Il rapporto tra importazioni ed esportazioni è pari al 331,6%.
Osservato per i paesi, il suficit è creato con i paesi ex-jugoslavi: Bosnia e Erzegovina, Montenegro e Macedonia.
Tra gli altri paesi, si distingue il suficit con l’Italia, la Romania, la Bulgaria. Il deficit maggiore esiste nello scambio con la Cina (a causa dell’importazione di telefoni e di laptop) e con la Federazione russa (a causa delle importazioni di petrolio e gas).
Segue il deficit con la Germania, la Polonia (importazioni di parti per autoveicoli), l’Ungheria, la Turchia, la Svizzera, il Belgio, l’Austria.
(Tanjug, 30.9.2015)