La Dichiarazione sulla lingua comune, il cui scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e influenzare positivamente le attuali pratiche linguistiche nazionalistiche in Bosnia-Erzegovina, Croazia, Montenegro e Serbia, sarà ufficialmente pubblicata il 30 marzo.
In occasione dell’evento, si terrà a Sarajevo una conferenza stampa regionale nel corso della quale il professore Enver Kazaz, la scrittrice Ivana Bodrožić, Vladimir Arsenijevic dall’Associazione Coccodrillo, lo scrittore e giornalista Balsa Brkovic, e la Direttrice del Centro per la decontaminazione culturale, Borka Pavicevic, presenteranno il testo e gli obiettivi della Dichiarazione sulla lingua comune.
Il testo è stato redatto da oltre 30 esperti provenienti da diversi settori e da quattro paesi, in seguito ad una serie di conferenze regionali ed attività organizzate nell’ambito del progetto “Lingue e nazionalismi”, che ha avuto luogo a Podgorica, Spalato, Belgrado e Sarajevo da aprile a novembre 2016.
Finora, più di duecento linguisti, scrittori, scienziati, e altre figure pubbliche della Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Croazia e Serbia hanno sottoscritto la Dichiarazione, compresi Rade Serbedzija, Boris Dežulović, Igor Štiks, Mirjana Karanovic, Marko Tomas, Nenad Velickovic, Teofil Pancic, Rajko Grlic, Filip David, Borka Pavicevic, Jasmila Zbanic, Dragan Markovina, Boris Buden, Viktor Ivancic, Srbljanovic, Ranko Bugarski, Balsa Brkovic, e Snjezana Kordic.
Il testo della Dichiarazione verrà pubblicato sul sito ufficiale del progetto. La conferenza stampa sarà seguita da una tavola rotonda dedicata ai temi “Che cosa è una lingua comune?” e “Lingua e futuro”.
(Blic, 28.03.2017)
fonte di copertina: http://jezicinacionalizmi.com/galerija/
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