Nell’intervista per la Radiotelevisione serba, la ministra per l’integrazione europea, Jadranka Joksimovic ha detto che si aspetta una discussione aperta alla conferenza “Amici della Serbia” sulla posizione del all’interno del processo delle integrazioni europee. Tutti i paesi hanno accettato l’iniziativa dei capi delle diplomazie di Austria e Italia per tenere oggi la conferenza “Amici della Serbia” a Brusseles.
La ministra senza portafoglio, Jadranka Joksimovic ha detto che questa è una buona iniziativa e che tutti i paesi comunitari hanno mandato i loro rappresentanti, per lo più i ministri degli esteri, mentre il primo ministro serbo mostrerà che anche la Serbia è un paese amico dell’Unione europea.
Secondo la Joksimovic, a Brusseles, nel corso di una riunione informale sarà discusso in merito alla posizione serba nel processo dell’integrazioni europee e su che cosa la Serbia dovrebbe fare ancora. “Mi sembra che più importante sia il processo delle riforme che vengono implementate in Serbia e che vengono riconosciute positivamente da parte dell’Unione europea. Però, per la nostra società e per i nostri cittadini, questo processo dovrebbe essere valutato tramite il passo seguente nel processo di integrazione europea, ovvero l’apertura dei capitoli negoziali”, ha detto la Joksimovic.
Dopo la riunione a Brusseles, potrebbe essere più chiaro quando la Serbia potrà aprire i primi capitoli negoziali, visto che i ministri degli esteri dei paesi comunitari che saranno presenti potrebbero espilicitare le loro posizioni.
La Joksimovic ritiene che possa essere più probabile aprire i capitoli negoziali a settembre. “Vorrei che i nostri cittadini lo comprendano. Non dipende tutto dalla politica, ma anche da una parte tecnica. Anche se tutti i nostri piani d’attività per i capitoli 23 e 24 sono ideali, c’è la procedura della Commissione Europea che dovrebbe essere rispettata, nonchè questi piani dovrebbero passare l’analisi di tutti i paesi comunitari. Tenendo tutto ciò in considerazione, direi che settembre sia il periodo più certo per l’apertura dei capitoli”, ha detto la Joksimovic.
La ministra dice che ci sono le condizioni politiche relative al capitolo 35, cioè all’implementazione del Trattato di Brusseles (NdT:con Pristina), quando si tratta dell’adesione serba all’Ue. “Da una parte la Serbia ha fatto molto, però aspettiamo anche le concessioni di Pristina. Il compromesso significa che nessuna delle parte sarà pienamente soddisfatta nelle sue richieste. La Serbia non può fare tutto, e Pristina niente”, ha detto la ministra.
(RTS, 18.05.2015.)