L’industria dei videogiochi in Serbia porta tra i 50 e i 100 milioni di dollari all’anno e il numero di giocatori ha letteralmente battuto tutti i record durante la pandemia. Nonostante la crisi dovuta al coronavirus, le aziende di questo settore assumono costantemente nuove persone.
Uno studio dell’associazione professionale “Bitcom” pubblicato a Berlino ha dimostrato che la pandemia ha prodotto una crescita vertiginosa del settore dei giochi, perché le persone trascorrono più tempo a casa, giocando ai videogiochi. La situazione è uguale in Serbia, dicono dall’Associazione serba dell’industria dei videogiochi (SGA).
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La manager della “SGA” Kristina Janković afferma infatti che nei mesi precedenti le vendite di giochi, il numero di download e la vendita di console sono cresciute nei vari mercati dal 30 all’80%.
Secondo lei, nuovi giochi sono ancora in fase di realizzazione e dozzine di nuovi posti di lavoro sono vacanti in varie società. In Serbia, la maggior parte del lavoro viene creato per giochi adatti a dispositivi mobili, perché più accessibili a team di lavoro piccoli che non necessitano di molti fondi per progetti più complessi.
“L’industria del gioco si è dimostrata molto resistente alle conseguenze della pandemia”, ha sottolineato la Janković. Inoltre, la crisi ha avuto un effetto positivo su questo settore, perché, come ha spiegato, “il numero di giocatori ha letteralmente battuto tutti i record”.
“L’industria dei videogiochi in Serbia dà tra i 50 e i 100 milioni di dollari all’anno e attualmente impiega circa 1.500 persone. Più della metà del totale dei 75 membri della “SGA” assume nuovo personale ogni anno, anche adesso durante la pandemia”.
L’esperta dichiara che è stata recentemente lanciata la piattaforma “SGA Jobs”, per aiutare chi è interessato a trovare più facilmente un lavoro in questo settore. Tutti i posti vacanti sono elencati sulla piattaforma ed è stata creata anche una guida alla carriera per i principianti.
“Sebbene questo settore sia relativamente giovane in Serbia, il Paese è già ben posizionato sul mercato globale, grazie ad aziende locali come “Nordeus e 3Lateral”, ma anche a nomi mondiali come “Ubisoft e Playridge”, ha concluso la Janković.
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