Secondo quanto emerge dal Libro Grigio di NALED, gli imprenditori serbi ritengono che, rispetto al 2016, si sia verificato un miglioramento sul versante delle ispezioni di supervisione e del rilascio dei permessi di costruzione, mentre varie tasse e prelievi continuano a costituire un problema.
Questo è il messaggio chiave che gli imprenditori in Serbia hanno voluto indirizzare al governo, contenuto, insieme ad altri messaggi e raccomandazioni, nella 9° edizione del Libro Grigio di NALED.
Gli imprenditori in Serbia aspirerebbero, tra l’altro, ad una semplificazione della documentazione IVA, a meno tasse e contributi sui salari minimi, ad un registro per le tasse pubbliche, e a procedure più semplici per il congedo di maternità.
“Con questo documento (il Libro Grigio), stiamo offrendo sia al governo che alle istituzioni chiare linee guida su come procedere alla trasformazione dell’amministrazione statale in un provider di servizi efficiente e alla creazione di un ambiente sano per fare affari. Abbiamo aperto il 2016 con molto entusiasmo e ottimismo, perché nel 2015 il governo aveva avviato importanti riforme per aumentare la competitività della Serbia. Purtroppo, non possiamo dichiararci soddisfatti del ritmo delle riforma nel 2016, se si considera che solo tre raccomandazioni sono state effettivamente adottate. Ciò potrebbe essere stato determinato dallo stallo di sei mesi nel periodo pre-elettorale”, si legge nel Libro Grigio.
In termini di regolamentazione, i rappresentanti delle 1.000 aziende intervistate ha dichiarato di sperare in un minor carico di tasse e contributi salariali, in un’amministrazione più efficiente dello stato, e-governance, nella prevedibilità del contesto aziendale, nella ristrutturazione degli aiuti statali alle PMI, e in maggiori investimenti in infrastrutture.
(Blic, 10.02.2017)
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