L’epidemiologo Predrag Đurić dell’Università di Novi Sad ha dichiarato di non aver compreso il motivo per cui la decisione di ammettere il pubblico alle gare sportive sia stata così affrettata in Serbia, dato che la cosa rappresenta un rischio epidemiologico per la trasmissione del coronavirus.
“Siamo testimoni del fatto che quasi tutte le competizioni sportive nel mondo sono state cancellate e, dove vengono gradualmente introdotte, vengono giocate senza pubblico o con un numero minimo di spettatori, con rigorose precauzioni sia per i giocatori che per altri partecipanti”, ha detto Đurić al Centro di ricerca e analisi della Vojvodina (VOICE).
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Secondo lui, i cittadini della Serbia stanno ricevendo messaggi confusi: “È difficile per ognuno di noi capire che deve stare in fila per un’ora davanti alla banca, e poi vedere migliaia di spettatori in una partita di calcio o tennis in televisione”, ha dichiarato Đurić.
Anche l’epidemiologo Nebojsa Bohucki di Subotica ha dichiarato che esiste un alto rischio di infezione da goccioline nelle partite in cui un gran numero di persone esulta e grida.
“Non è un problema se siamo in casa, se i cittadini si comportano in modo appropriato e hanno una maschera. Maggiore è il pubblico, maggiore è la possibilità di trasmissione del virus”, ha detto Bohucki.
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