A fine gennaio le riserve in valuta estera della Banca di Serbia (Narodna Banka Srbije) ammontavano a 10,049 miliardi di euro, con un incremento di 142 milioni rispetto a dicembre 2014. Queste risorse garantiscono la copertura della massa monetaria liquida M1 per il 304% e la copertura per sette mesi delle importazioni di beni e servizi.
Il principale afflusso di valuta è derivato dalla vendita sul mercato valutario domestico di titoli della Repubblica di Serbia per un controvalore di 152,7 milioni di euro. Il principale deflusso monetario si è registrato per il pagamento di titoli a scadenza per un controvalore di 116,2 milioni di euro e 87,4 milioni grazie alla riduzione delle riserve in estere obbligatorie e al contemporaneo incremento di riserve obbligatorie in dinari a seguito di una variazione legislativa.
Le altre uscite hanno riguardato il pagamento di impegni verso creditori esteri per 40,6 milioni di euro e il pagamento per 31 milioni di euro di un debito verso il Fondo Monetario Internazionale collegato all’accordo di Stand-by firmato nel 2009.
Le riserve nette estere a gennaio, quindi al netto di quelle obbligatorie e dei fondi ritirati dall’FMI, corrispondevano a 7,9 miliardi di euro.
Nel mese di gennaio il dinaro si è indebolito del 2,1% e nel periodo la banca centrale serba è intervenuta sul mercato valutario acquistando 90 milioni di euro al fine di contenere le fluttuazioni giornaliere.
(SeeBiz, 11.02.2015)