Le relazioni tra Serbia e Stati Uniti dopo l’articolo del NYT su Vucic e i suoi legami con la malavita serba

Alcune settimane fa, il noto New York Times ha pubblicato un lungo articolo in cui ha rivelato i presunti legami tra il presidente serbo, Aleksandar Vucic, e il mondo della malavita e il suo leader, Veljko Belivuk, in Serbia. L’articolo descrive in dettaglio i crimini commessi dalla banda criminale di Belivuk, il cui capo, come si legge nell’articolo, era agli ordini del presidente Vucic.

L’articolo ha suscitato grande scalpore sia in Serbia che negli Stati Uniti, dove la scorsa settimana si è tenuta un’udienza al Senato americano sulle accuse riportate nell’articolo. Il consigliere del Dipartimento di Stato Derek Chollet e l’inviato degli Stati Uniti per i Balcani Gabriel Escobar sono stati interrogati dalla Commissione per le Relazioni Estere del Senato degli Stati Uniti e hanno espresso le loro opinioni sulla situazione in Serbia, sulla corruzione e sui legami tra le autorità serbe e le bande criminali.

Chollet ha detto che resta da vedere se la Serbia continuerà ad essere un partner credibile, ma che “gli occhi di Washington” sono ora aperti. In precedenza, Vucic ha detto a Happy TV di sapere “da dove viene questo articolo” e che il messaggio gli era perfettamente chiaro.

In risposta a Vucic, il New York Times ha rilasciato una dichiarazione: “L’articolo del New York Times sul processo in Serbia e sui legami tra i vertici del Paese e le bande violenti di narcotrafficanti si basa su decine di interviste, documenti, trascrizioni di tribunali e sul rigoroso reportage di Robert Worth dal campo. Ogni altra insinuazione è falsa”.

Durante l’udienza, il presidente della Commissione Esteri del Senato degli Stati Uniti, Bob Menendez, un senatore democratico del New Jersey, ha chiesto a Chollet di parlare di un articolo del New York Times “molto incriminante” su Vucic; Chollet ha detto che l’amministrazione considera il resoconto del giornale “credibile”, ma non ha potuto discutere i dettagli dell’articolo.

Mendez ha poi chiesto a Chollet se la Serbia può essere considerata un partner credibile alla luce delle informazioni divulgate.

“Dobbiamo verificarlo. I nostri occhi sono aperti, consideriamo il presidente Vucic e i suoi colleghi responsabili in termini di corruzione e altre attività”, ha risposto Chollet.

Menendez ha inoltre espresso la sua preoccupazione per gli “attori non in buona fede”, per quanto riguarda le tensioni tra il Kosovo e la Serbia e i tentativi di risolvere le questioni diplomatiche in Bosnia-Erzegovina.

Menendez ha affermato che la guerra in Ucraina ha dimostrato ancora una volta la necessità di incoraggiare i Paesi della regione a fare le riforme necessarie e ha sottolineato che una soluzione al conflitto tra Serbia e Kosovo è cruciale per tutti i Balcani occidentali, scrive Voice of America.

In risposta, Chollet ha sottolineato gli sforzi significativi nella lotta alla corruzione, che secondo lui è la cosa più importante che frena il progresso nella regione. Ha inoltre sottolineato di aver appoggiato la recente legislazione che codifica l’ordine esecutivo dell’amministrazione Biden che prevede sanzioni per gli individui che si oppongono alla fragile pace creata dall’accordo di Dayton.

Ha detto che questo fornirà ai negoziatori più strumenti per combattere la corruzione nella regione.

Per quanto riguarda il rifiuto della Serbia di imporre le sanzioni contro la Russia, Chollet ha ricordato che la Serbia si è allineata per certi versi alla politica europea e occidentale nei confronti della Russia e dell’Ucraina. “Anche se non hanno aderito alle sanzioni e abbiamo chiarito che se non lo faranno è difficile capire come potranno andare avanti nel processo di integrazione, si sono allineati in termini di critica e condanna della Russia e della sua invasione dell’Ucraina, attraverso i voti all’ONU, condannando l’annessione della Crimea, aiutando l’Ucraina nel campo dei rifugiati e delle infrastrutture critiche e inviando aiuti umanitari, ma devono comunque rispettare le sanzioni europee contro la Russia”.

(N1, 23.05.2023)

https://n1info.rs/vesti/kakvi-ce-biti-odnosi-srbije-i-sad-u-buducnosti-nakon-teksta-u-njujork-tajmsu/

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