Il primo ministro Aleksandar Vucic ha detto che la motivazione di una serie delle proteste a Belgrado non era la “demolizione di tre baracche in Savamala”, ma il suo rovesciamento.
“Non capisco perchè dall’inizio non abbiano detto qual’è il loro motivo vero”, ha detto Vucic, rispodendo alla domanda di un giornalista per commentare la presenza delle organizzazioni non governative e figure del settore civile all’ultima protesta, tra cui sono stati visti Sonja Biserko, Sasa Gajin e Borka Pavicevic.
“Lasciamo loro fare il loro lavoro e noi facciamo il nostro. Loro distruggono, noi costruiamo”, ha detto il primo ministro, spiegando che le proteste sono un diritto democratico.
Vucic ha detto ironicamente che è “affascinato dalla loro forza ed ha proposto “che coloro che finanziano le attività di questa iniziativa dovrebbero investire tre o sei volte di più in alcuni progetti grazie ai quali la gente potrebbe vivere meglio.
“Quando trovate un comune dove io non sarò in grado di raccogliere più persone di loro, mi potete sostituire immediatamente”, ha concluso Vucic.
La sesta protesta dell’iniziativa “Non affon(diamo) si è tenuta giovedì scorso, mentre i partecipanti hanno chiesto le dimissioni dei responsabili della distruzione abusiva di una serie di edifici che sorgevano nell’area della futura “Belgrado sull’acqua”
(b92, 30.09.2016.)
http://www.b92.net/eng/news/politics.php?yyyy=2016&mm=09&dd=30&nav_id=99359
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