La terza dose del vaccino COVID-19 è stata speculata per molto tempo. Ieri il Comitato di esperti serbi per l’immunizzazione ha raccomandato che le persone in Serbia dovrebbero ricevere una terza dose del vaccino che dovrebbe essere preferibilmente un vaccino mRNA, come quello di Pfizer o Moderna, che dovrebbe arrivare in Serbia a ottobre.
Una manciata di studi ha dimostrato che la terza dose (o la cosiddetta dose di richiamo) porta a un aumento della risposta immunitaria umorale, quindi il Comitato di esperti per l’immunizzazione ha raccomandato la terza dose a condizione che siano passati sei mesi dalla seconda dose e indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato in precedenza.
Il Comitato ha anche raccomandato che i seguenti membri del pubblico dovrebbero ricevere la terza dose: persone con immunodeficienze e condizioni immunosoppressive, destinatari di trapianti di midollo osseo e di organi solidi e persone in emodialisi, persone con più di 70 anni di età, persone con più di 60 anni di età che risiedono permanentemente in case di riposo e altre istituzioni sociali e dipendenti di istituzioni sanitarie e di assistenza sociale, nonché persone che vivono con immunosoppressione primaria o secondaria.
Dopo che questa raccomandazione è stata resa pubblica, i cittadini si sono chiesti se avrebbero dovuto ricevere il vaccino Pfizer, anche se, in passato, avevano il diritto di scegliere quale vaccino ricevere. Alcune persone si sono opposte e hanno visto la raccomandazione come una forzatura di un particolare tipo di vaccino.
Il Governo serbo ha poi chiarito la confusione e ha detto che le persone potranno scegliere quale vaccino ricevere come dose di richiamo e che avranno accesso a tutti e quattro i vaccini attualmente disponibili nel nostro paese – Pfizer, Sinofarm, AstraZeneca e Sputnik.
(Blic, 25.07.2021)
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