Le frodi in Serbia nell’etichettatura dei prodotti

Le associazioni serbe dei consumatori evidenziano che la situazione al mercato serbo relativa all’etichettatura dei prodotti è caotica e che il regolamento attuale sull’etichettatura dei prodotti lascia lo spazio per numerosi manipolazioni.

Le frodi riguardano soprattutto i succhi di frutta, i te e gli infusi, i prodotti a base di carne, dove gli ingredienti di carne sono sostituiti con quelli di origine vegertale, di cui i consumatori ovviamente non sono informati. Dalle Associazioni evidenziano che le informazioni scarse sui prodotti non producono il danno solo ai consumatori, ma rappresentanto anche una concorrenza sleale e danneggiano i produttori ’’buoni’’. Il presidente dell’Organizzazione nazionale dei consumatori della Serbia (NOPS) Goran Papovic, ha sottolineato che sull’etichetta dovrebbero essere riportate tutte le caratteristiche del prodotto senza nascondere le informazioni ai consumatori. Secondo Papovic, la situazione sul mercato serbo è caotica e le malversazioni sono presenti da tanto tempo, aggiungendo che i risultati di una ricerca condotta da un’organizzazione non governativa hanno mostrato che quasi un terzo dei 2000 prodotti esaminati avevano un’etichetta errata. Come esempio, Papovic ha indicato i succhi e gli infusi di mirtillo rosso, che in alcuni casi esaminati contevano solo il 3% di aroma di questa frutta.
Egli ha sottolineato che bisogna rafforzare la supervisione del mercato e costituire il Comitato nazionale per la sicurezza del cibo. Papovic ha inoltre detto che il problema di questo settore rappresenta anche l’implementazione di certe leggi il che lascia lo spazio per numerosi manipolazioni.
Il presidente del Movimento per la protezione dei consumatori Petar Bogosavljevic, ha detto che le critiche che loro hanno inviato relative al regolamento adottato l’anno scorso sull’etichettatura dei prodotti sono state ignorate, aggiungendo che attualmente si sta lavorando sul nuovo regolamento, il quale dovrebbe essere in conformità con il regolamenti dell’UE.
Bogosavljevic ha precisato che questo riguarado la lista degli ingredienti e l’impostazione dell’etichetta i quali dovrebbero fornire tutte le informazioni al consumatore. Alcune normative attuali della Legge sul commercio vanno a scapito del consumatore, come quella dove sull’etichetta non deve essere riportato il nome del produttore, ma solo del commerciante che acquista la merce dal produttore.

(B92,22.06.2014)

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