Le esportazioni della Serbia in Kosovo sono diminuite di circa 440 milioni di euro, della BiH di circa 80 milioni, e da un anno dall’applicazione delle tasse al 100% sulla merce ammontano a solo sei milioni di euro, ha riferito a Radio Slobodna Evropa (RSE) il direttore della dogana del Kosovo Bahri Berisha.
Un anno dopo l’introduzione di un’imposta del 100% sui beni provenienti dalla Serbia e dalla Bosnia ed Erzegovina, il danno finanziario per i due Paesi è enorme, mentre il Kosovo è in gran parte riuscito a sostituire i prodotti con merce di altri Paesi, riferisce RSE.
Scopri i principali investimenti esteri in Serbia nel 2018: clicca qui!
Il governo ha introdotto le dogane al fine di rafforzare la produzione interna, l’economia e lo Stato, ma anche per proteggere gli interessi vitali del Kosovo, a causa della “aggressiva campagna internazionale della Serbia contro il Kosovo”.
Le dogane riferiscono che le importazioni dalla Serbia e dalla Bosnia ed Erzegovina sono diminuite del 99%.
“Il valore delle importazioni annuali di prodotti dalla Serbia, al lordo delle imposte, era di circa 450 milioni di euro e dalla Bosnia ed Erzegovina di circa 85 milioni di euro. Un anno dopo l’introduzione delle misure per la salvaguardia del nostro Paese le importazioni sono diminuite del 99% durante l’ultimo anno. Ciò significa che le importazioni dalla Serbia sono diminuite di circa 440 milioni di euro e dalla BiH di circa 80 milioni di euro. Le importazioni dai due Paesi ammontano ora a sei milioni di euro”, afferma Berisha.
Per quanto riguarda le entrate doganali, aggiunge, non vi sono stati cambiamenti significativi poiché i prodotti provenienti dalla Serbia e dalla Bosnia-Erzegovina sono stati sostituiti da prodotti provenienti da altri Paesi.
This post is also available in: English