Le aziende serbe hanno guadagnato milioni dal commercio con la Russia nonostante le sanzioni

Decine di aziende registrate in Serbia dallo scoppio della guerra in Ucraina, nel febbraio 2022, hanno esportato merci in Russia, aggirando così le sanzioni dell’Occidente contro quel Paese, riferisce il sito web di Radio Free Europe.

“Utilizzando i database del commercio internazionale, Radio Free Europe (RFE) ha analizzato oltre 14.000 spedizioni consegnate alla Russia durante questo periodo. I dati mostrano che prodotti sotto sanzione per un valore di almeno 71,1 milioni di dollari sono stati trasportati attraverso aziende serbe, nonostante tali merci siano state elencate come ad alto rischio e rientrino nelle sanzioni imposte dall’UE e dagli Stati Uniti contro la Russia”, riporta il sito web.

A titolo di esempio, l’articolo cita la società Kominvex, con sede a Belgrado, che tra l’inizio dell’invasione russa e l’agosto 2023 – cioè in meno di 18 mesi – ha esportato merci per un valore di oltre 140 milioni di dollari. Un terzo di questi prodotti – per un valore di oltre 50 milioni di dollari – erano, secondo le dichiarazioni doganali, componenti elettronici limitati dalle sanzioni dell’UE perché utilizzabili nell’industria della difesa, afferma il sito web. “I numeri indicano che [Kominvex] è una grande società commerciale, ma l’edificio indicato come sede centrale non reca alcuna insegna. Nessuno ha risposto al citofono o alla porta d’ingresso dell’appartamento”, si legge nell’articolo.

RFE ha affermato che le aziende serbe sono state utilizzate per spedire prodotti tecnologici all’avanguardia, compresi quelli delle statunitensi INTEL e AMD. Le merci sono state riesportate dalle aziende serbe dai Paesi dell’Asia orientale alle aziende russe sottoposte a sanzioni, come parte della catena di approvvigionamento dell’industria militare russa.

Il rapporto riferisce inoltre che il governo serbo e i ministeri degli Interni e del Commercio estero non hanno risposto alle richieste di commento e che l’Autorità doganale si rifiuta di rilasciare i dati sulle esportazioni sostenendo di proteggere le informazioni aziendali riservate.

Dall’inizio della guerra, la Serbia non si è allineata a nessuna delle sanzioni contro la Russia. “Mesi di ricerche di Radio Free Europe hanno dimostrato che in questo vuoto, senza restrizioni legali, alcune aziende serbe hanno guadagnato milioni”, è stato detto.

Né il governo serbo né il Ministero del Commercio Interno ed Estero hanno risposto alle domande della casa editrice sulle modalità di monitoraggio di questo tipo di commercio e sull’eventuale responsabilità di chi aggira le sanzioni. La Direzione delle dogane serbe, che possiede i dati sulle importazioni e sulle esportazioni, ha dichiarato di non rendere pubblica la documentazione dei singoli esportatori per proteggere i segreti commerciali di queste aziende.

(Radio Free Europe, 08.11.2023)

https://www.slobodnaevropa.org/a/srbija-rusija-sankcije-poslovanje/32674619.html

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