I lavoratori di Fiat Chrysler Automobili rimangono fermi nella loro posizione e nelle loro richieste, nonostante le autorità statali li abbiano invitati ad interrompere lo sciopero per un po’ affinché i negoziati con la direzione dell’azienda possano prendere avvio.
Nelle ultime ore si sono rincorse ufficiosamente voci secondo cui un rappresentante del governo serbo potrebbe recarsi a Kragujevac per parlare con gli scioperanti, nel tentativo di far loro cambiare idea: “Abbiamo sentito ogni tipo di informazione non ufficiale. Tuttavia, nessuno si è ufficialmente avvicinato al comitato di sciopero per avviare i colloqui”, afferma Zoran Markovic, Capo della commissione.
I lavoratori, i capi dei sindacati e il comitato confermano la loro decisione di non interrompere lo sciopero fino a che la direzione della fabbrica non valuti le loro richieste. “La legge non consente di sospendere la sciopero. O ci fermiamo completamente tutti insieme o continuiamo”, rende noto l’Associazione dei Sindacati indipendenti di Kragujevac.
La situazione nella più grande fabbrica di Kragujevac potrebbe essere paragonata ad un circolo vizioso. Fiat sta aderendo alle sue regole, le quali non prevedono negoziati con i lavoratori mentre lo sciopero è in atto, mentre i lavoratori e il comitato di sciopero citano la regolamentazione serba e gli ordini degli ispettori per la direzione per iniziare i negoziati con i lavoratori entro cinque giorni lavorativi. Questa scadenza è scaduta ormai da tempo.
Inoltre, l’Associazione dei Sindacati indipendenti di Kragujevac ha chiesto alle autorità di Kragujevac di rimuovere il logo della Fiat dall’entrata in città a causa della non conformità alle leggi della Repubblica di Serbia e dei maltrattamenti a danno dei lavoratori.
(Vecernje Novosti, 11.07.2017)
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