L’applicazione della tecnologia cloud ibrida nelle aziende in Serbia è a un livello molto basso rispetto al resto del mondo, nonostante la consapevolezza dei vantaggi che offre, rivela un’analisi dell’azienda “Nutaniks”.
La metà degli intervistati dalla Serbia afferma di utilizzare ancora solo data center tradizionali per l’archiviazione di dati e software, mentre nel mercato globale solo il 18% degli utenti di tecnologia dell’informazione non utilizza la tecnologia cloud avanzata, afferma la ricerca.
Si aggiunge che solo il 10% degli intervistati serbi utilizza un cloud privato, mentre meno del 5% si affida a servizi di cloud pubblico o ibrido.
L’analisi mostra che questi dati sono in grande sproporzione rispetto al numero di coloro che nel Paese credono che il cloud ibrido sia un modello di business IT ideale per le loro organizzazioni, cioè l’84% degli intervistati.
Secondo la ricerca, l’attuale crisi dovuta al COVID, che è accompagnata da un aumento degli investimenti in tecnologia cloud nel mondo, non ha cambiato il trend negativo in Serbia, perché sebbene il lavoro da casa sia aumentato dal 36% al 54%, le aziende non hanno ancora dei piani di lavoro.
Le cose vanno anche peggio quando si tratta di supportare i dipendenti che lavorano da casa, poiché nessuno degli intervistati ha dichiarato di fornire supporto ai lavoratori che svolgono il proprio lavoro a distanza.
https://www.kamatica.com/analiza/mali-broj-kompanija-u-srbiji-upotrebljava-cloud-tehnologiju/63484
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