Una delle tematiche più discusse in via Nemanjina 11, è se nei prossimi cinque giorni la Serbia sarà tolta dalla lista nera dei paesi con le “carenze sistemiche” nella lotta contro il terrorismo e il riciclaggio di denaro del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI o FATF), riporta il giornale “Blic Biznis”.
Secondo la nostra fonte, domani inizia la sessione plenaria di cinque giorni del GAFI, che durerà fino al 21 giugno, e alla quale sarà deciso se la Serbia continuerà a rappresentare un rischio per il sistema finanziario internazionale. Praticamente, si discuterà se togliere o non togliere la Serbia dalla “lista nera”, dove al momento si trova in compagnia di Etiopia, Ghana, Siria, Pakistan ….
“Su quella lista, la Serbia si è trovata per la prima volta a febbraio dell’anno scorso. Nel frattempo, ci sono state due revisioni, a giugno e ad ottobre. Le autorità serbe hanno affermato che tutte le raccomandazioni del GAFI sono state soddisfatte, e che non capiscono come mai la Serbia sia ancora sulla lista.
“Questa è una questione molto importante per il Governo, se non la più importante”, dice la nostra fonte, aggiungendo che tra i ministri competenti e le istituzioni vige un umore piuttosto ottimista e la forte speranza che la Serbia, dopo un anno e quattro mesi, venga tolta dalla lista nera del GAFI, dalla quale sono state tolte lo scorso anno a giugno anche l’Iraq e il Vanuatu.
Scopri i principali investimenti esteri in Serbia nel 2018: clicca qui!
Nell’ultima relazione dell’ottobre 2018 sui progressi compiuti nell’attuazione delle raccomandazioni per la prevenzione del riciclaggio di denaro e del terrorismo, in 11 paesi ad alto rischio, si afferma che la Serbia abbia compiuto progressi, ma che non tutte le carenze strategiche nella prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo siano state risolte.
La relazione affermava che la Serbia dovrebbe applicare meccanismi per prevenire il riciclaggio di denaro e lottare contro il finanziamento del terrorismo in relazione agli avvocati, e fornire prove del fatto che si applicano sanzioni per tali reati. Secondo il parere del GAFI, la Serbia dovrebbe dimostrare che gli organi competenti hanno accesso tempestivo ai dati di proprietà delle società, che devono essere adeguati e precisi. Nel frattempo, la Serbia apportò modifiche a diverse leggi e regolamenti, ma ovviamente non fu abbastanza.
This post is also available in: English