La Serbia non è ancora stata rimossa dalla “lista nera” dei paesi con “carenze sistemiche nella lotta contro il terrorismo e il riciclaggio di denaro dell’Autorità intergovernativa per la lotta contro il riciclaggio di denaro (FATF-Financial Action Task Force), riporta Insider.
In tale elenco la Serbia si è trovata per la prima volta nel febbraio di quest’anno, e nonostante le affermazioni delle autorità serbe, che nel frattempo, sono state soddisfatte tutte le raccomandazioni FATF, la valutazione di questo organismo, dopo la revisione di giugno e ora di ottobre, è rimasta la stessa: la Serbia continua a rappresentare un rischio per il sistema finanziario internazionale.
Come ricorda Insider, dalla “lista nera” sono stati rimossi, nel frattempo, l’Iraq e Vanuatu, mentre la Serbia rimane in compagnia di Etiopia, Ghana, Siria e Pakistan.
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La nuova relazione sull’attuazione delle raccomandazioni per la prevenzione del riciclaggio di denaro e del terrorismo in 11 paesi ad alto rischio, tra cui è ancora la Serbia, il FAFT l’ha conclusa il 19 ottobre. In essa si afferma che da febbraio di quest’anno la Serbia ha compiuto alcuni progressi, ma si nota che alcune carenze strategiche nella prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo non sono state risolte.
Va ricordato che i più alti funzionari serbi hanno dichiarato che si impegneranno a rimuovere le carenze nel sistema e ad attuare le raccomandazioni. ll FAFT però, in un nuovo rapporto, insiste sulla prova che le regole siano state applicate nella pratica, riporta il sito di Insider.
La Serbia dovrebbe, tra l’altro, iniziare ad applicare il meccanismo per prevenire il riciclaggio di denaro e combattere il finanziamento del terrorismo in relazione agli avvocati e fornire prove che le sanzioni vengono applicate in questi reati.
Secondo il FAFT, la Serbia dovrebbe dimostrare che gli organismi competenti hanno l’opportuno accesso ai dati di proprietà delle società, che devono essere adeguati, accurati e attuali.
Come esempi dei progressi che la Serbia ha avuto da febbraio, c’è stato un lavoro migliore nel presentare la “valutazione del rischio nazionale” e nel dimostrare l’attuazione dei regolamenti sotto forma di avvio del processo di riciclaggio di denaro.
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