Le statistiche del World Economic Forum degli ultimi otto anni, mostrano chiaramente che la Serbia, per quanto riguarda la qualità della rete stradale, è la peggiore classificata di tutti i paesi della nostra regione, ad eccezione della Bosnia-Erzegovina.
L’ultimo sondaggio, condotto per l’anno 2018, mostra che la Serbia dal 2010 non si è spostata dalla penultima posizione.
I dati attuali mostrano che tra i paesi della regione, la migliore rete stradale è in Croazia, che si trova al 19° posto nella tabella (che è stata fatta per tutti i paesi del mondo) con un punteggio di 5,5. La Slovenia è al 51° posto con un punteggio di 4,4, il Montenegro è 88° con 3,5 punti, la Serbia è al 100° posto con un punteggio di 3,2 e la Bosnia 109° con un punteggio di 3. La lista raggruppa un totale di 137 paesi.
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L’opinione pubblica esperta in Serbia concorda con le stime presentate nella relazione del World Economic Forum e sottolinea che il motivo principale di tale situazione è la costruzione inadeguata e la cattiva manutenzione delle strade.
Goran Rodic, vice presidente della Camera di costruzione della Serbia, ha dichiarato per il giornale Danas che quando si guarda la situazione in questo settore, si deve considerare anche la lunghezza della rete stradale in un paese.
Secondo lui, le strade della prima, seconda e terza categoria in Serbia sono in cattivo stato, cioè non vengono mantenute adeguatamente.
“Il più grosso problema è che questi lavori sono stati lasciati in mano a società poco professionali e che le principali attività di costruzione stradale sono lasciate a società straniere. In questo modo, abbiamo perso le nostre attività di costruzione, come del resto anche un gran numero di ingegneri e lavoratori qualificati, i quali sono andati oltreoceano per cercare uno standard di vita migliore, ed è per questo che siamo arrivati ad una situazione così precaria in cui non c’è nessuno che mantenga le strade in Serbia”, ha detto Rodic.
Ljubodrag Savic, professore alla Facoltà di Economia di Belgrado, concorda sul fatto che le nostre strade sono in pessime condizioni, ma ritiene che una delle ragioni principali per tutto ciò sia che la Serbia fu sottoposta a sanzioni e a bombardamenti.
“Non dovremmo dimenticare che parte della nostra infrastruttura stradale è stata distrutta e, successivamente, non è stata aggiornata e costruita con lo stesso ritmo e l’intensità di quanto annunciato. La situazione è notevolmente migliorata negli ultimi anni. Durante quest’ultimo periodo si è stato costruito molto. Sono stati inoltre concordati alcuni nuovi accordi per l’ulteriore costruzione del Corridoio 11, che è molto significativo. In altre parole, quando nelle statistiche di cui parliamo verranno presi in considerazione anche i Corridoi 10 e 11, penso che i risultati nei prossimi anni saranno molto diversi, cioè ch la Serbia sarà posizionata in modo significativamente migliore nella graduatoria di quanto non lo sia ora”, conclude il nostro interlocutore.
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