Il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia, votato ieri dagli Stati membri dell’Unione Europea, prevede anche la limitazione del prezzo del petrolio che la Russia esporta verso Paesi terzi, extra Ue. Su insistenza della Croazia, l’ottavo pacchetto di sanzioni ha incluso anche la Serbia, che non potrà più importare il petrolio russo attraverso l’oleodotto adriatico “JANAF”, cioè dal terminale di Omišalj sull’isola di Krk fino alle raffinerie di Novi Sad e Pančevo.
“Nonostante il fatto che la proposta della Commissione Europea prevedesse un’eccezione anche per l’oleodotto JANAF, da cui la Serbia avrebbe potuto trarre profitto, la Croazia e diversi altri Stati membri hanno fatto in modo che la proposta non venisse approvata perché si è concluso che non esiste una giustificazione per questo”, secondo i media croati. Per questo motivo, la Serbia dovrà ricorrere ad altri modi di fornirsi di petrolio, il che influenzerà sicuramente l’aumento del prezzo.
https://www.politika.rs/sr/clanak/519843/nafta-rusija
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