La Serbia destinazione più attrattiva della regione per gli investitori esteri

La Serbia è il mercato più attrattivo ed aperto per gli investimenti e il commercio, al secondo posto si trova il Montenegro, al terzo è l’Albania, mentre la Croazia è ultima. Questi sono i risultati della ricerca annuale di “Business Balkan Barometar”, la quale è stata realizzata nei paesi della regione da parte del Consiglio per la collaborazione regionale dell’Unione europea e del Fondo europeo per i Balcani.

Negli ultimi tre anni, l’ambiente d’affari della Serbia è migliorato abbastanza e dunque gli economisti indicano alcuni vantaggi che attragono gli investitori in Serbia. “La Serbia ha adottato una serie delle leggi molto importanti, allineate ed implementate in accordo alla politica europea. Inoltre, c’è una conoscenza dei brand serbi nella regione, nonchè dei brand regionali in Serbia. Quello che è importante è il fatto che in Serbia ci sono grandi quantità di materie prime e forza lavoro altamente qualificata ed esperta che costa meno rispetto all’Europa centrale ed all’Est Europa”, dice consulente economico del Governo, Vladimir Krulj.

Il vantaggio dela Serbia si trova anche nel fatto che gli investitori possono concordare il  prezzo dell’energia elettrica più economico in Europa. Gli esperti indicano che quest’è molto importante e che operare in Serbia consente l’ingresso in altri mercati. “Nello stesso tempo, si dovrebbe lavorare sulla produzione e sulla vendita dei prodotti. Quest’è l’unico modo per lo svolgimento regolare di questo ciclo. Produrre, vendere, incassare è il ciclo dell’economia”, spiega il capo redazione di Business Magazin, Radojka Nikolic.

Goran Masnec dalla Camera di commercio croata dice che i paesi membri di CEFTA sono pronti ad attrarre gli investimenti stranieri. “Questo vale per la Serbia, la quale ha certi accordi diretti con gli investitori stranieri, quali Cina, Russia, Azerbaigian ed altri paesi”, ha indicato Masnec.

I risultati della ricerca mostrano che oltre 50% degli imprenditori serbi ha raccomandato il proprio paese agli investitori stranieri, mentre la Croazia è stata raccomandata da solo un terzo degli imprenditori inclusi nella ricerca. Tutti paesi della regione hanno un comune difetto, cioè incertezza nell’interpretazione e applicazione della legislazione.

(RTS, 11.08.2015)

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