La perdita finanziaria dovuta all’emigrazione dei serbi all’estero è di un miliardo di euro all’anno

La demografia ha sempre avuto un contesto negativo in questa parte del mondo ed è sempre stata accompagnata da statistiche deludenti.

Mentre i giovani partono per andare a vivere e lavorare in Paesi più ricchi, la popolazione serba sta invecchiando e il suo numero sta diminuendo, il che influisce direttamente e indirettamente sul PIL del Paese e causa problemi nel mercato del lavoro.

Due anni fa, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha dichiarato che la questione demografica “diventerà presto la questione politica più importante”. L’anno scorso non è stato un anno mediocre in termini di numero di abitanti, poiché il grande afflusso di stranieri, soprattutto russi, ha fatto sperare almeno per un breve periodo che il buco nel numero di abitanti della Serbia potesse essere colmato, o almeno rattoppato.

Tuttavia, come si legge nel Profilo migratorio pubblicato annualmente dal Commissariato per i rifugiati e le migrazioni, nel 2022 sono state più le persone che hanno lasciato la Serbia di quelle che sono tornate.

In mancanza di dati dettagliati, il profilo migratorio utilizza i dati Eurostat sul numero di immigrati pubblicati dagli Stati membri dell’UE.

Secondo i dati del 2021, 13.849 persone hanno lasciato la Serbia, anche se gli esperti indicano che questo numero è molto più alto. Per esempio, mostrano che il maggior numero di cittadini che hanno lasciato il nostro Paese è andato in Austria – 3.499, ovvero circa un quarto del numero totale. È facile notare una lacuna: queste statistiche non contengono dati sulla Germania, la principale destinazione degli emigranti serbi.

Secondo l’Istituto per lo sviluppo e l’innovazione, non esistono quasi statistiche nazionali sull’emigrazione dalla Serbia, mentre quelle internazionali non sono così complete. Facendo un controllo incrociato dei dati provenienti da fonti internazionali, le stime mostrano che ogni anno emigrano dalla Serbia tra i 15.700 e i 49.000 cittadini. Secondo i dati dell’OCSE, 23.000 cittadini hanno lasciato la Serbia per la Germania solo nel 2021, un numero notevolmente superiore al numero totale di emigranti elencati nel Profilo migratorio.

La ricerca condotta dall’Istituto nel 2019 mostra che, a causa dell’incapacità di prevenire il deflusso annuale della popolazione, la Serbia ha registrato una perdita annuale di valore aggiunto lordo di circa 897,3 milioni di euro, pari a circa il 2,1% del PIL serbo nel 2018.

In parole povere, ogni cittadino lavoratore che emigra dalla Serbia porta con sé in media almeno 19.500 euro di futuro PIL annuale. Inoltre, l’Istituto afferma che tale importo è più alto nel caso degli esperti di ICT e si attesta a circa 40.800 euro. Oltre al fatto che non partecipano più alla creazione del PIL, c’è una perdita di denaro investito nella loro formazione.

L’analisi mostra che, a causa di questi due fattori combinati, la Serbia perde ogni anno tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro.

(Bloomberg Adria, 03.11.2023)

https://rs.bloombergadria.com/ekonomija/srbija/42910/odlazak-mladih-srbiju-godisnje-kosta-milijarde/news/

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