La nuova metodologia di allargamento dell’UE è sufficiente per attirare i Balcani occidentali?

L’ultima analisi intitolata “La nuova metodologia di allargamento dell’UE è sufficiente per attirare i Balcani occidentali?”, rivela come questa nuova metodologia dovrebbe consentire un processo più dinamico e credibile, anche se tuttavia non è ancora chiaro come sarà applicata nella pratica e se porterà i risultati attesi.

In un momento in cui l’UE sta cercando di uscire dalla crisi a causa della pandemia, non sembra che stia succedendo molto nell’area dell’allargamento: i negoziati con la Macedonia del Nord e l’Albania non sono stati avviati mentre Serbia e Montenegro non sono andati avanti né hanno ricevuto le linee guida su come procedere nella nuova metodologia di allargamento dell’UE.

Nella parte dell’analisi dal titolo “Applicazione della nuova metodologia di allargamento a Montenegro e Serbia: tanto rumore per nulla?” si afferma che il Montenegro sta attualmente cercando di soddisfare 83 criteri di transizione per i capitoli 23 e 24 (45 per il capitolo 23 e 38 per il capitolo 24) mentre la Serbia ha un totale di 98 criteri di transizione, 48 per 23 e 50 per il capitolo 24.

La Serbia e il Montenegro hanno preparato piani d’azione approvati dalla Commissione europea per soddisfare questi criteri di transizione. La Commissione, d’altro canto, ha a sua disposizione una clausola sull’equilibrio che le consente di impedire al Paese di aprire nuovi capitoli negoziali fino a quando non avrà compiuto progressi soddisfacenti sulle riforme dei capitoli 23 e 24 (stato di diritto).

Finora i negoziati hanno dimostrato che l’attuazione delle riforme e il rafforzamento dello stato di diritto in questi Paesi sono stati limitati e la questione è se la nuova metodologia possa consentire maggiori progressi.

Gli autori affermano inoltre che Serbia e Montenegro hanno accettato la nuova metodologia nell’estate del 2020, ma che la Commissione ha reagito solo con alcuni annunci nel marzo del 2021; la presentazione del documento sulla domanda non è prevista prima di giugno.

Si stima che tale ritardo sia ingiustificato, soprattutto nel caso del Montenegro, che ha aperto tutti i capitoli e ha quindi l’opportunità di aprire tutti e 6 i cluster. Questo ritardo, come affermato, può essere un’indicazione che la Commissione Europea manca di una strategia adeguata per quanto riguarda l’applicazione della metodologia.

Si stima inoltre che, sebbene la nuova metodologia adottata nel febbraio 2020 preveda di premiare i Paesi in base ai risultati raggiunti, non è chiaro come sarà applicata nella pratica e ciò è particolarmente problematico perché se si insiste solo sulle sanzioni non diventa particolarmente incoraggiante per le riforme.

Si conclude che la nuova metodologia è più complessa, più politica e più impegnativa di prima, ma che, se entrambe le parti sono determinate, offre maggiori possibilità per un processo politico credibile, dinamico e sostenibile.

Gli autori dell’analisi, Zoran Nečev, Dragan Tilev, Jovana Marović e Alba Ćela, hanno avuto il sostegno finanziario del Fondo Internazionale di Visegrad.

https://naslovi.net/2021-05-05/beta/nova-metodologija-prosirenja-eu-ili-mnogo-buke-ni-oko-cega/27857769

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