La Banca Nazionale fa sapere che Paypal potrà offrire i propri servizi ai cittadini serbi per transazioni su territorio nazionale, se introdurrà il dinaro nella lista delle proprie valute.
LA NBS ha comunicato che non esistono barriere legislative e nemmeno decisioni che limitano le attività di Payapl in Serbia: la dichiarazione segue quanto scritto dai media, secondo cui la NBS avrebbe respinto la proposta della compagnia di permettere il pagamento con le valute da essa utilizzate. La Banca Nazionale, dichiarando che tale proposta non è stata avanzata, ha fatto sapere che l’uso di Paypal è regolato dall’articolo 32 della legge sugli scambi con l’estero, il quale prevede che i residenti (persone giuridiche nazionali, impresari e cittadini con residenza in Serbia) possono effettuare pagamenti con l’estero e attraverso istituti stranieri di moneta elettronica per servizi di compravendita di merce e servizi: ciò significa che i residenti possono effettuare pagamenti da e per l’estero nelle valute utilizzate per la vendita, in particolare per acquisti di merce e servizi con persone non residenti attraverso il servizio di Paypal. Per quanto riguarda i pagamenti per compravendite di merce e servizi tra residenti sul territorio serbo, essi non sono compresi tra le transazioni con l’estero e i relativi pagamenti si effettuano in dinari, poiché la Costituzione stabilisce che il dinaro è il mezzo di pagamento legale in Serbia. La conclusione della Banca Nazionale è che non ci sono barriere che impediscono a Paypal di proporre i propri servizi: la compagnia, se lo riterrà opportuno, potrà inserire il dinaro tra le valute utilizzate, e dunque offrire servizi più completi ai residenti serbi.
(Beta, 04.11.2013)